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Research

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The complete archive of IRIS Research Projects.


Progetto ricerca locale 2016

L’educazione sostenibile: dalla didattica emozionale all’outdoor education.
La ricerca è tesa ad elaborare proposte innovative e transdisciplinari, il cui obiettivo principale è quello di far vivere, in prima persona, esperienze sensoriali ed emotive a contatto con l’ambiente naturale (Outdoor education e Outdoor learning). La congettura di partenza è che, nell’ambito dell’educazione sostenibile, i saperi vanno integrati e che se si rimane troppo ancorati al proprio approccio disciplinare si rischia di stemperare le potenzialità educative di qualunque proposta didattica finalizzata in tal senso.
Al fine di progettare efficaci esperienze didattiche, in relazione agli scopi di cui sopra, verranno svolte indagini tese a far emergere, da un lato, la relazione empatica con la natura, dall’altro, il livello di consapevolezza ecologica che si vengono a creare in determinate situazioni (in contesti educativi ma anche nell’ambito dell’esperienza quotidiana). Tali indagini verranno condotte per lo più su insegnanti in formazione e bambini della scuola primaria e dell’infanzia. Gli indicatori su cui verranno costruiti i diversi strumenti di indagine prenderanno in considerazione i seguenti parametri:
• percezione del benessere in ambienti naturali o comunque all’aperto;
• valutazione dei rischi e dei benefici dello stare all'aperto;
• percezione delle potenzialità educative indotte dal contatto diretto col contesto naturale;
• strategie di comportamento che vengono adottate nel relazionarsi con gli ambienti naturali;
• ostacoli pratici e psicologici (in ambito scolastico ed extrascolastico) che impediscono sempre più il contatto diretto con la natura.

Il rilevamento di tali parametri permetterà di progettare un’azione didattica più efficace in ambito scolastico e universitario (insegnanti in formazione – Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria LM 85-bis). In particolare:
- attività di outdoor learning per insegnanti in formazione che li rendano consapevoli delle potenzialità didattiche degli ambienti naturali come contesti educativi;
- esperienze didattiche a forte componente emotiva, in contatto diretto con la natura e con le materie prime, quali, per es., argille e gesso;
- forme estetiche di comunicazione della messa in pratica delle esperienze in natura;
- implementazione di strumenti mediatici per la divulgazione di temi legati alla sostenibilità.

Partecipanti IRIS alla ricerca: Marco D. Tonon, Anna Perazzone, Andrea Caretto, Daniela Marchetti


Sostenibilità e Università – Una prospettiva di integrazione fra ricerca, educazione, azione attraverso misure del carico ambientale del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo.

TIPO DI PROGETTO: Tesi di Laurea

DESCRIZIONE
Tesi di Laurea triennale su ‘Sostenibilità e Università’, contenente anche una stima dell’Impronta Ecologica del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo (2010)
DOWNLOAD
Lidia Larecchiuta, Sostenibilità e Università – Una prospettiva di integrazione fra ricerca, educazione, azione attraverso misure del carico ambientale del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo. - 2010


Geographical lenses applied to the environment

Research Project - Completed in December 2009

This research is oriented towards a critical appraisal of current debates on the environment conducted in the discipline of geography, with a view of reconceptualising the underpinning assumptions. In particular, we refer to the wide body of reflections, which are now consolidated, on the category of territory, understood as a complex system, characterised by socio-economic and ecological interrelationships. 

Through the proposed activities, it is possible to deepen understanding of what is most commonly perceived as being the object of environmental analysis, broadening the view from simply considering  the physical components, or what can be labelled as the natural parts to be monitored and analysed separately, to  including the whole system of relationships linking natural and human aspects and which is the territorial context in which every environmental analysis should be framed. 

In this way, we can adopt a more definite territorial approach which complexifies and contextualises environmental analysis, bringing it amenable to a cross-fertilisation with other aspects of environmental reflection, such as the consideration of ecosystems' complexity, the examination of qualitative aspects, opennes towards socio-economic dynamics, inclusion of studies centred on subjective aspects (i. e. perception and awareness of environmental problems), construction of indicators with standards which are critically chosen on the basis of consideration of the social and  legal aspects as well as parameters of ecosystems' resilience. 

Geographical analysis can also be a tool for focussing attention on the relationships between different places and direct our interest on the multiple geographical scales which characterise environmental phenomena. In this way, research in geography can contribute to broadening level of analysis and approaches in environmental studies. By means of inclusion of many, different geographical scales, the study is amenable to considerations about the extended webs of connection between the local territory and the global level, both from the point of view of the ecosystems and the socio-economic aspects involved. Ultimately, this approach allows the creation of a deeper and more complete view of the real environmental conditions and pressures. 

Local and global scales therefore become two embedded, interconnected and complementary components  of environmental analysis, both necessary for describing on the one hand, the local level of ecosystems' health and on the other hand, the total entity of global ecosystems used by each economic activity (in terms of resources and natural services whicb are imported from distant places).  

This research is conducted along two complementary lines. One aspect incorporates the theoretical reflection and the construction of a critical, analytical framework. A second aspect is more operational and includes a case-study of a territorial field analysed through different scales for the purpose of assessing the effective ecological component by drawing on the ideas and suggestions derived from the critical framework.

Related publications:
- Bagliani M., Pietta A., "Chiavi di lettura geografica applicate all'ambiente. Riflessione critica sugli indicatori ambientali", in Bollettino della Società Geografica Italiana, 2008, pp. 73-94.
- Bagliani M., Pietta A., "Chiavi di lettura geografica applicate all'ambiente. L'analisi della componente ambientale di un territorio", in Bollettino della Società Geografica Italiana, 2008, pp. 661-685.

Referenti: Antonella Pietta, Marco Bagliani


I giochi di ruolo: una strategia didattica per l’educazione alla sostenibilità

TIPO DI PROGETTO: Ricerca didattica

DESCRIZIONE
L’esperienza più che decennale di creazione e sperimentazione di giochi di ruolo su tematiche socio-ambientali complesse e controverse, rivolti a studenti di scuola secondaria e università, consente ormai un bilancio e una riflessione sulle potenzialità e i limiti di questa strategia educativa, e permette di mettere a fuoco alcuni aspetti critici: da un lato emerge l’importanza di una adeguata preparazione culturale e professionale degli insegnanti e degli educatori - in particolare una consapevolezza delle problematiche relative alla natura della conoscenza scientifica e alla relazione tra umanità e natura; dall’altro risulta evidente il diverso uso di questa strategia didattica in relazione agli scopi che gli insegnanti intendono perseguire (di istruire dei giovani ad acquisire conoscenze consolidate, ovvero di contribuire allo sviluppo delle loro potenzialità creative, all’apprendimento di competenze cognitive e relazionali, alla gestione nonviolenta dei conflitti).
La ricerca si è conclusa con la pubblicazione di un libro (Discordie in gioco. Capire e affrontare i problemi ambientali, Ed. La Meridiana, 2008) e di articoli, comunicazioni a Convegni, interventi in scuole:
 - GIUNTI L & CAMINO E. Active Citizenship, a Case Study: The Controversy of High-Speed Rail in the Susa Valley. In: Science, Society and Sustainability. Education and Empowerment for and Uncertain World. Pag. 51-70, Routledge, New York, 2009.
 - CAMINO E., DOGLIOTTI MARASSO A., BATTAGLIA M, SALIO G., BENESSIA A. Problemi ambientali complessi e controversi e molteplicità di piani del contendere. In Il dialogo tra le culture. Diversità e conflitti come risorse di pace. Pag. 379-414, Donzelli Editore, Roma.. 2008.
 - CAMINO E., MARCHETTI D., COLUCCI – GRAY L. & ANGELOTTI M. Role play and local controversial issues: a learning opportunity. Proceeding of the 10th Conference on Environmental Education in Europe: “Thinking and acting outside the box”. Pace P. (Ed). Malta, October 15-19, 2008.
 - CAMINO E. & SALIO G. I giochi di ruolo: una strategia didattica per l’educazione alla sostenibilità. 2 dicembre 2008 presso l’Istituto Des Ambrois, Oulx (TO), nell’ambito della Rassegna “Il grande cortile”, pratiche, stili di vita, idee, alternative.

PARTECIPANTI
Elena Camino, Angela Dogliotti – Marasso, Laura Colucci-Gray, Carla Calcagno

CONTATTI
Laura Colucci-Gray l.t.gray@strath.ac.uk


An Inquiry into role-play as a tool to deal with socio-environmental issues and conflict.

TIPO DI PROGETTO: Tesi di Dottorato

DESCRIZIONE
Ricerca inerente la tesi di dottorato di Laura Colucci Gray (2007)
DOWNLOAD
Laura Colucci-Gray, An Inquiry into role-play as a tool to deal with socio-environmental issues and conflict. The Open University – Milton Keynes (UK) - 2007
CONTATTI
Laura Colucci-Gray: l.t.gray@strath.ac.uk


L’educazione ambientale nei percorsi formativi universitari

TIPO DI PROGETTO: Ricerca didattica

DESCRIZIONE
Se le tematiche ambientali sono entrate a pieno titolo all’interno dei percorsi universitari e non esiste facoltà scientifica che non se ne occupi attraverso un corso di studi specifico o quantomeno singoli insegnamenti o curricula, sembra più difficile scoprire come il mondo accademico si occupa di educazione ambientale ovvero non di ambiente ma di “pedagogia dell’ambiente”. Dalla fine degli anni ‘90 l’Università si è assunta una nuova responsabilità educativa: quella della formazione iniziale degli insegnanti. Lo ha fatto con Scienze della Formazione Primaria ormai attivata in 26 Università sparse su tutto il territorio Nazionale, e con le SIS (Scuole di Specializzazione per la formazione all’Insegnamento Secondario). Quanto spazio è riservato a questo ambito in questi recenti percorsi formativi e in generale nella formazione dei formatori a livello universitario? Cosa si intende per educazione ambientale là dove viene inserito tale insegnamento? La questione è cruciale per chi come noi vede nell’educazione ambientale un ambito formativo trasversale, in grado di fornire un contributo prezioso ad ogni insegnamento disciplinare e una nuova chiave di lettura attraverso la quale ripensare l’intero percorso educativo - dalla scuola dell’infanzia fino all’università.

PARTECIPANTI
Fabrizio Bertolino, Anna Perazzone

CONTATTI
Fabrizio Bertolino f.bertolino@univda.it, Anna Perazzone anna.perazzone@unito.it


An investigation on role-play on a socio-environmental controversial issue and how this can educate for nonviolent resolution of conflicts

TIPO DI PROGETTO
Il progetto costituisce il nucleo di una ricerca di dottorato in Science Education. Il progetto esamina il processo di insegnamento/apprendimento che viene innescato nel corso di un’ attività di gioco di ruolo. Il gioco di ruolo affronta la questione complessa e controversa degli allevamenti di gamberoni in India. Attraverso la simulazione, gli studenti entrano in contatto con le tematiche della sostenibilità ambientale: la molteplicità di prospettive, la multidisciplinarietà e la riflessione critica sugli assunti personali e le azioni collettive. Il progetto si è concluso a Maggio 2007.

DESCRIZIONE
Il progetto si è configurato come sperimentazione di un gioco di ruolo, che affronta gli aspetti controversi e il conflitto legati all’installazione di allevamenti intensivi di gamberetti sulle coste tropicali. Il gioco è stato studiato come un’attività di simulazione di processi decisionali, in cui gli studenti, divisi a gruppi di tre, assumono il ruolo di un personaggio reale e sostengono il proprio punto di vista in due scenari decisionali differenti. Nel primo scenario, la Corte di Giustizia, i diversi punti di vista vengono dibattuti di fronte ad una commissione di decisori che ha la responsabilità di esprimere un verdetto (modello vincitore/vinto). Nel secondo scenario personaggi in conflitto sono guidati in un momento di dialogo, in cui ricercare il consenso attraverso la formulazione di soluzioni creative per un futuro condiviso (scenario vincitore/vincitore).
Nello specifico la ricerca ha portato in luce modalità di relazione e processi di costruzione di conoscenza nell’ambito delle questioni socio-ambientali complesse e controverse. La ricerca sui giochi di ruolo continua e si configura come uno strumento efficace per congiungere riflessioni epistemologiche e metodologiche sulla complessità (per esempio lo scenario della post-normal science, ma anche lo scenario multi-vocale di Bahktin) con approcci didattici di intervento e prassi nelle scuole per affrontare processi di cambiamento sostenibili. .

CONTATTI
Laura Colucci-Gray l.t.gray@abdn.ac.uk
School of Education, Aberdeen University, King’s College, AB243FX, Aberdeen. Tel: 00 44 (0) 1224 274519


Le matrici cognitive nelle Scienze della Terra: gli ostacoli concettuali negli insegnanti in formazione e negli allievi.

Il progetto di ricerca, realizzato nel triennio 2004-2006 e finanziato con fondi M.U.R.S.T. 60% (responsabile Prof. Andrea Allasinaz), prevedeva, per la parte riguardante la ricerca didattica:

a) L’analisi e confronto delle rappresentazioni mentali degli studenti universitari del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e degli insegnanti già in servizio in merito ai concetti fondanti delle Scienze della Terra e all’individuazione degli ostacoli concettuali legati all’insegnamento delle Scienze della Terra e della Natura.

b) La ricerca legata alla rilevanza delle potenzialità didattiche e al miglioramento del processo insegnamento/apprendimento con l’utilizzo di metodologie sperimentali e la realizzazione di corsi-laboratori formativi per la progettazione di escursioni didattiche nell’ambito della scuola primaria e della scuola di specializzazione per insegnanti della scuola secondaria superiore (SIS).

c) La ricerca e la realizzazione di strumenti didattici informatici, ai fini di facilitare l'apprendimento delle Scienze della Terra ed in particolare della Paleontologia, si è sviluppata con uno studio relativo all’uso didattico e alle tecniche di programmazione di ipertesti. Tale studio ha portato alla progettazione di un ipertesto destinato alla Scuola Secondaria Superiore (biennio e triennio), appositamente studiato come strumenti didattico di integrazione e approfondimento.

d) La ricerca inerente alla formazione alla sostenibilità e allo sviluppo di una coscienza ambientale negli insegnanti e nei cittadini, in merito alle tematiche correlate con le Scienze della Terra, con particolare riguardo per:

1. Un uso ragionato e sostenibile delle risorse naturali, quali acqua, rocce, minerali e combustibili fossili. Materiali e metodi alternativi ed ecocompatibili di estrazione, produzione e utilizzo.
2. Il ripristino ambientale degli impatti sul paesaggio e riciclaggio dei rifiuti derivanti da attività estrattive.
3. La gestione di beni naturalistici e l’incentivazione di un turismo naturalistico, compatibile allo sviluppo locale nei paesi poveri.

Rif.: Marco Davide Tonon.


"Citizenship education across the sciences”. Educazione alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva nella formazione dei futuri insegnanti di Scuola Secondaria in Gran Bretagna

TIPO DI PROGETTO: Ricerca sulla formazione dei futuri insegnanti di scienze di scuola secondaria.
Progetto concluso in Settembre 2005.

DESCRIZIONE
Il progetto si proponeva di valutare l’impatto di un’unità didattica sperimentale inserita all’interno del percorso di formazione dei futuri insegnanti di scienze scozzesi, con lo scopo di avviare una riflessione sugli aspetti controversi della produzione globale intensiva di cibo e acquisire consapevolezza della loro rilevanza in un contesto di educazione alla cittadinanza attiva in classe. Il progetto prevedeva la progettazione di un’unità didattica costituita da una sequenza di attività interattive (discussione a piccoli gruppi, un gioco di simulazione e due giochi di ruolo), con l’obiettivo di far emergere le dimensioni della controversia e del conflitto nelle questioni socio-ambientali, di fare esperienze di modelli decisionali basati sulla democrazia rappresentativa e partecipata, e di riflettere su modalità costruttive per affrontare i conflitti.
Il progetto ha contribuito ad illustrare difficoltà nella comprensione di tematiche complesse e controverse di natura interdisciplinare. I partecipanti avevano visioni dei processi di uso e consumo di cibo di natura frammentaria e fortemente influenzate dalle discipline di appartenenza. La partecipazione in attività interattive ha fornito in alcuni casi l’opportunità di vedere la molteplicità dei livelli di analisi di una questione complessa. Tuttavia, la partecipazione e il coinvolgimento nelle attività di drammatizzazione non sono state sempre ottimali. Il progetto ha permesso di maturare delle considerazioni in merito ai vincoli strutturali dell’apprendimento universitario alle tematiche della sostenibilità e alla riflessione critica sui processi di insegnamento-apprendimento necessari per uno sviluppo di maggiore consapevolezza delle proprie percezioni, conoscenze, modi di agire e di pensare.
Laura Colucci-Gray (coordinatrice) in collaborazione con lo staff del dipartimento di “Curricular Studies”, Division of Mathematics, Science and Technological education, Facultà dell’Educazione, University of Strathclyde.

CONTATTI
Laura Colucci-Gray l.t.gray@abdn.ac.uk
School of Education, Aberdeen University, King’s College, AB243FX, Aberdeen. Tel: 00 44 (0) 1224 274519


La complessità nelle Scienze della Terra: rilevazione del grado di consapevolezza negli insegnanti in formazione.

Il progetto di ricerca, realizzato nel triennio 2001-2003 e finanziato con fondi M.U.R.S.T. 60% (responsabile Prof.ssa Elena Ferrero), prevedeva di analizzare e confrontare le attività degli insegnanti in formazione e degli insegnanti in servizio rispetto alla capacità di operare con una visione sistemica e alla consapevolezza della complessità dei processi geologici. Si sono sviluppate indagini conoscitive, per esempio, sulla coscienza della vulnerabilità del territorio rispetto ai rischi idrogeologici o sulle difficoltà a percepire i tempi geologici relativi ai processi di sedimentazione e fossilizzazione.

La ricerca didattica applicata a corsi di aggiornamento per insegnanti di Scuola Primaria e Secondaria Superiore, ai laboratori del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e della Scuola Interateneo di Specializzazione ha messo in luce l’importanza della prevenzione dei rischi geologici e il ruolo fondamentale delle escursioni didattiche sul terreno sia sul piano cognitivo, sia affettivo e psicomotorio dell’apprendimento. Lo studio effettuato ha avuto come oggetto l’analisi di un’escursione a carattere paleontologico, vista come opportunità di metariflessione e di autovalutazione degli ostacoli concettuali tipici della paleontologia.

Rif.: Marco Davide Tonon.


Il Progetto ORA: Esperimenti, giochi ed esperienze in campo" per la formazioni di insegnanti di Scienze della "Scuola dell'obbligo".

Il progetto interuniversitario, atto alla formazione di insegnanti di Scienze della scuola dell'obbligo, ha fornito un saldo aggancio alla realtà dei fenomeni della vita quotidiana e una stretta integrazione fra le diverse discipline scientifiche. Il materiale didattico è stato organizzato secondo l'aspetto disciplinare prevalente (Fisica, Chimica, Biologia e Scienze della Terra), in cui sono presenti anche proposte pluridisciplinari e gli aspetti di tipo psicologico- didattico sono improntati a una comune impostazione. Tale materiale è stato realizzato sotto forma di schede di lavoro disponibili sia in forma cartacea che elettronica, quest'ultima con elementi di interattività e di accesso a distanza via rete telematica. I temi trattati sono sviluppati secondo diverse metodologie:

a) esperimenti di laboratorio, a vari livelli di sofisticazione a seconda del livello di scuola a cui sono destinati, che sono significativi per la disciplina, legati a fenomeni della vita quotidiana, facili da realizzare e che necessitino di strumentazione povera o abitualmente disponibile in scuole mediamente attrezzate;

b) giochi e giocattoli, che contengono aspetti scientifici significativi per la disciplina e facilmente interpretabili;

c) esperienze pratiche in campo, da svolgere in ambienti esterni comunemente reperibili e facilmente raggiungibili dalla sede scolastica, volte alla scoperta da parte dell'allievo delle componenti dell'ambiente con cui può venire direttamente in contatto e delle relazioni che si possono evidenziare a seconda del livello di scolarità.

In una seconda fase del progetto, il materiale è stato sperimentato nelle classi, per corsi di formazione/aggiornamento di insegnanti e per i corsi di prima formazione o per il tirocinio. Il materiale realizzato potrà quindi essere inoltre utilizzato per la divulgazione e la promozione delle scienze nella società attraverso inserimento nella rete Web, per l'aggiornamento di insegnanti in servizio, per attività di autoistruzione e di istruzione a distanza.

Rif.: Marco Davide Tonon.



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