Galtung definisce alcuni principi metodologici che
tratteggiano un approccio
nonviolento al conflitto:
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Il conflitto può essere sia fonte di
violenza, sia fonte di crescita:
decisivo è il modo in cui lo si affronta.
Nessun singolo attore detiene tutta la responsabilità: le parti sono tra
loro interdipendenti.
La responsabilità della trasformazione costruttiva del conflitto risiede
nelle scelte dei singoli attori: ciascuno ha possibilità di esercitare un
potere e di questa possibilità è responsabile.
L’azione intrapresa può avere conseguenze negative: è quindi importante la
reversibilità delle azioni.
La forza deriva dall’unione per un fine comune: la cooperazione è una
strategia che conferisce forza.
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Ad abbracciare questi principi metodologici Galtung
espone i fondamenti per l'applicazione della nonviolenza al conflitto:
Nessuno possiede la verità; ciascuno la ricerca nel dialogo.
La vita è sacra;
ahimsa, il rifiuto della violenza, è il concetto che
incarna questo assunto. |