Ahimsa
"L'ahimsa è la forza dell'anima e
l'anima è immortale, immutabile ed eterna. [...] La nonviolenza è la
forza più grande di cui disponga l'umanità. E' più potente della più
potente arma di distruzione escogitata dall'ingegnosità dell'uomo. La
distruzione non è la legge degli uomini. L'uomo vive liberamente in
quanto è pronto a morire, se necessario, per mano di suo fratello, mai a
ucciderlo. Qualsiasi assassinio o altra lesione, commessa o inflitta a
un altro, non importa per quale ragione, è un crimine contro l'umanità."
(M. K. Gandhi) - Ahimsa è il termine usato da Gandhi per definire la
nonviolenza.
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Ammortamento
Nel linguaggio
economico, la perdita di valore subita dal capitale fisso nel corso
dell’anno a causa di usura fisica, obsolescenza, danni accidentali.
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Apoptosi
E' un tipo di morte che la cellula, in condizioni ed in
tempi precisi e preordinati, adotta volontariamente a vantaggio
dell’organismo. E' interessante osservare come alle cellule coinvolte in
questo fenomeno non competa apparentemente alcun vantaggio: il loro è un
sacrificio per l'organismo.
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Assertività
E' la capacità di esprimere e
gestire i propri sentimenti in chiave positiva, di rapportarsi agli altri in
modo costruttivo, attivo ed aperto. E' assimilabile ad una tecnica
comportamentale (anche se in realtà richiede un fondamentale atteggiamento
interiore) e come tale può essere imparata, esercitata, migliorata.
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Autogestione
Nella gestione delle
risorse comuni, è una modalità di
organizzazione dove le istituzioni deputate al controllo sono elaborate
dagli stessi utilizzatori. Si propone come via alternativa o
complementare alla regolamentazione attraverso un
Leviatano o tramite il ricorso alla
privatizzazione delle risorse.
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Autoregolamentazione del mercato
Capacità intrinseca del mercato di adattare
automaticamente i prezzi di merci e servizi sulla base della richiesta
e della disponibilità. Alla crescita della richiesta o ad una minore
disponibilità dei prodotti, il prezzo tende a salire e viceversa.
Secondo la concezione economica neoclassica l'autoregolamentazione del
mercato è una caratteristica che consente una distribuzione ed un
utilizzo ottimali delle risorse.
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Bene pubblico
Strumento, servizio o bene
materiale la cui fruizione è aperta a più soggetti, ma per la quale non
esiste rivalità nel consumo. Alcuni beni pubblici lo sono per natura
intrinseca - come ad esempio il sole - mentre altri restano tali
fintantoché gli utilizzatori sono in numero ridotto; salendo il numero
degli utilizzatori la quantità disponibile di quel bene diminuisce,
innestandosi un meccanismo di rivalità per il consumo. Il bene pubblico
è diventato una "risorsa comune".
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Biocapacità
Insieme dei servizi
ecologici erogati dagli ecosistemi locali,
stimata attraverso la quantificazione della superficie dei terreni
ecologicamente produttivi che sono presenti all’interno della regione in
esame. La biocapacità non dipende dalle sole condizioni naturali. A
differenza dell'impronta ecologica,
che stima i servizi ecologici richiesti dalla popolazione locale, la
biocapacità stima la capacità potenziale di erogazione di
servizi naturali a partire dagli
ecosistemi locali.
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Biodiversità
Indicazione concernente la
misura della varietà di specie viventi - animali e vegetali -
all'interno della biosfera. Una accentuata
biodiversità è indice di ecosistemi molto
complessi, dove le relazioni tra gli organismi sono molte, garantendo
una maggior capacità dell'ecosistema stesso di rispondere in modo
adeguato alle sollecitazioni. In questo senso, e non solo per un
generico interesse per la varietà, la biodiversità è una ricchezza per
il pianeta, essendo tra l'altro il prodotto di una lunga evoluzione.
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Bioetica
Si riportano qui due tra le tante definizioni che sono
state proposte per la bioetica.
"Una scienza della sopravvivenza deve essere più di una
sola scienza, e perciò propongo il termine Bioetica per sottolineare i due
ingredienti più importanti per il conseguimento di una nuova sapienza di cui
c’è un bisogno disperato: la conoscenza biologica e i valori umani" (Van R.
Potter, Bioethics. Bridge to the Future, Prentice Hall, Englewood Cliffs NJ,
1971).
"La bioetica è lo studio sistematico della condotta umana
nei confronti della vita, esaminata alla luce dei valori e dei principi
etici" (Warren T. Reich, Encyclopaedia of Bioethics, 1978).
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Biosfera
E' la porzione del pianeta -
corrispondente grosso modo con la parte più superficiale della crosta
terrestre, le acque di superficie e la prima fascia di atmosfera -
nella quale si realizzano le condizioni necessarie per la vita e in cui
si ha la presenza degli organismi viventi.
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Brundtland, rapporto
Documento prodotto nel 1987 dalla
Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo (WCED: World Commission
on Environment and Development), presieduta dall'allora primo
ministro norvegese Gro Harlem Brundtland
(da cui il rapporto ha preso il nome), il cui titolo originale è "Our
common future". Il rapporto evidenzia come il modello produttivo
consumista nel nord e la povertà diffusa nel sud del mondo costituiscano
una combinazione fortemente negativa per la conservazione dell'ambiente.
E' in questo documento che si parla per la prima volta di "sviluppo
sostenibile", definito come "quello sviluppo che consente alla
generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere
la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri".
L'obiettivo è quello di integrare e far coesistere sviluppo economico e
conservazione dell'ambiente.
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Capitale artificiale
E' composto da beni
e servizi prodotti dall'uomo, spesso a partire da
capitale naturale. Consiste in
infrastrutture, impianti di produzione,
tecnologia, servizi, strutture per la comunicazione e la distribuzione.
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Capitale fisso
In economia rappresenta
l'insieme dei beni materiali e immateriali destinati ad essere
utilizzati nei processi produttivi per un periodo superiore ad un anno.
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Capitale naturale
Insieme delle risorse
naturali presenti all'interno di atmosfera, idrosfera, litosfera; alcuni
esempi sono: l'acqua, l'ossigeno, gli organismi fotosintetizzatori, la
fertilità del suolo, la biodiversità, i
cicli biogeochimici, etc... Può essere
considerato capitale naturale tutto ciò che l'ambiente mette a
disposizione dell'umanità e che l'umanità utilizza per produrre beni e
servizi che andranno a costituire il
capitale artificiale.
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Cicli degli elementi
Gli elementi chimici sono scambiati tra le
diverse matrici (atmosfera, idrosfera, litosfera) attraverso cicli
complessi, che possono comprendere fasi biologiche ed altre non
biologiche. L'importanza dei cicli è significativa poiché garantisce il
costante riutilizzo delle risorse all'interno dell'ecosfera.
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Clorofilla
Pigmento di origine vegetale, con
colorazione verde; si trova in speciali organelli cellulari detti
cloroplasti ed ha un ruolo centrale nella
fotosintesi. Dal punto di vista funzionale, la clorofilla funge da
collettore di fotoni, consentendo l'utilizzo dell'energia solare come
fonte primaria per il metabolismo degli organismi vegetali. Chimicamente
è un tetrapirrolo ciclico con al centro un atomo di Magnesio.
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Commensalismo
Forma di interazione continuativa nel tempo
tra organismi viventi che prevede un rapporto privo di azioni
distruttive reciproche; normalmente, solo uno dei partner riceve un
vantaggio dal commensalismo, mentre l'altro resta indifferente. E' un
tipologia di rapporto intermedia tra
parassitismo e simbiosi.
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Commons
Vedi "Risorse
comuni"
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Complessità
Caratteristica di molti sistemi costituiti
da più sottounità per le quali è difficile stabilire una esatta
gerarchia di funzioni; la complessità si riferisce non solo alla natura
composita (somma di più parti) - che rimanda al concetto di "complicato"
- ma anche alla varietà di interazioni e feedback tra le parti. La possibilità di elaborare modelli
facilmente riproducibili e, sulla base di questi, di predire
comportamenti futuri viene pesantemente messa in discussione nei sistemi
complessi a causa della non linearità delle risposte. Un sistema non
lineare, dovrà quindi essere indagato anche con
strategie di ricerca sistemiche,
capaci di andare oltre l'approccio
riduzionista-lineare.
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Comprensione - Incomprensione
Cum-prendere, prendere con sé...
La comprensione è un aspetto fondamentale della preparazione del singolo ad
affrontare un evento della propria vita. Comprendere significa avere con sé,
nel proprio zaino, gli strumenti per decodificare la realtà del contesto in
cui ci si trova e poterne prendere parte appieno. L'incomprensione, al contrario, nasce
dal "non aver preso con sé" quegli strumenti, dando luogo a situazioni di
difficile sostenibilità. Il passaggio dal non-comprendere al
comprendere (dall'essere sprovvisto al prendere con sé) descrive, in
riferimento ad esperienze di vita, una possibile situazione di passaggio da
insostenibilità a sostenibilità.
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Conflitto
Crisi della relazione tra le parti, in cui
sono presenti una contraddizione di scopi, unita a sentimenti di disagio
e sofferenza. Un conflitto non provoca necessariamente l'insorgere di
violenza, ma la violenza è quasi sempre un tipo
di soluzione estremo ad un conflitto in atto.
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Consumi finali
Beni e servizi impiegati
per soddisfare direttamente i bisogni umani, siano essi individuali o
collettivi.
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Consumi intermedi
Beni e servizi
(esclusi gli investimenti) consumati quali
input in un processo di produzione.
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Controversia
Divergenza di opinioni, di punti di vista,
di teorie diverse. La controversia, rispetto al
conflitto, non chiama in causa sentimenti di disagio e sofferenza,
ma si limita al non accordo tra le parti.
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Curva alla Kuznets
Grafico con una tipica forma di U
rovesciata, elaborato dall’economista statunitense di origine russa
Simon Kuznets che alla metà degli anni cinquanta descrisse la relazione
tra PIL pro-capite e disuguaglianza economica. La stessa curva è stata
riapplicata alla relazione tra lo sviluppo economico e il danno
ambientale, mostrando che col progredire dello sviluppo economico, a
fronte di una prima impennata, il danno ambientale tende a stabilizzarsi
ed infine a decrescere fino a tornare attorno ai livelli iniziali. Il
benessere economico indurrebbe cioè i paesi ad “accorgersi” del problema
ambientale e a porvi rimedio. Implicitamente questa teoria afferma che è
sempre possibile porre rimedio al danno ambientale o, in altri termini,
che è possibile ripristinare il capitale naturale grazie al
capitale
artificiale.
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Dilemma del
prigioniero
Il dilemma è un'argomentazione che si presenta come
una scelta alternativa tra due ipotesi. Il dilemma del prigioniero concerne una
situazione in cui due o più attori si ritrovano ad interagire e a dover
prendere delle decisioni che - sulla base della pura razionalità e del
vantaggio personale - sono obbligate e portano ad un risultato
assolutamente predeterminato. Purtroppo, spesso il risultato non
rappresenta la migliore scelta in assoluto per i soggetti coinvolti.
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Ecosistema
Ambiente fisico costituito dalle componenti
biotiche ed abiotiche, regolato dalle loro reciproche interazioni; è da
considerare una delle unità funzionali più significative nello studio
dei sistemi naturali. Il termine ecosistema venne proposto per la prima
volta dall'ecologo inglese Tansley nel 1935.
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Effetto serra
Situazione in cui si verifica un progressivo
riscaldamento dell'atmosfera dovuto alla cattura della radiazione solare
da parte di componenti atmosferici come la CO2 ed altri gas,
denominati genericamente "gas serra". L'aumento della concentrazione di
CO2 e degli altri gas serra è dunque responsabile della
crescita dell'effetto serra e della temperatura terrestre.
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Empatia
Capacità emotiva e relazionale in grado di
focalizzare l'attenzione della persona sull'interiorità dell'altro,
tendendo a creare un rapporto di comunicazione fortemente basato sulla
comprensione, l'accettazione e l'ascolto. L'atteggiamento empatico è
particolarmente favorevole nella gestione dei conflitti, in quanto mette
al centro la globalità dell'individuo, portatore di ragione e
sentimento.
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Escalation
E' la crescita di intensità di un
conflitto,
che avviene all'interno di un circolo vizioso alimentato dalle
provocazioni reciproche delle parti. Le risposte a queste provocazioni
salgono via via nel loro carattere di aggressività, portando rapidamente
all'estremizzazione degli atteggiamenti che possono dare luogo ad atti
violenti.
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Esternalità
Nel linguaggio
dell'economia, si tratta di un effetto che un'attività svolta produce in
modo diretto o indiretto su un'altra attività, senza l'intervento del
meccanismo dei prezzi e quindi in modo spesso difficilmente
controllabile. L'esternalità può essere positiva o negativa, a seconda
dell'effetto prodotto.
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Feedback
Vedi "Retroazione"
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Flussi e Stocks
In economia, sono
definiti flussi e stocks delle quantità misurabili rispettivamente
"in un certo
periodo di tempo" e "in un dato momento del tempo".
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Fotosintesi
La fotosintesi è un processo di
ossidoriduzione che utilizza energia
solare, acqua e anidride carbonica, ottenendo energia chimica e
composti organici, come ad esempio il glucosio, più l’ossigeno. La
fotosintesi è svolta da molti gruppi di vegetali nell'oceano e sulla
terraferma: piante superiori, muschi, felci, alghe uni e pluricellulari,
cianobatteri.
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Gaia
Concetto presentato da James Lovelock a
partire dagli anni '70 e che considera l'insieme degli organismi viventi
e le relazioni che essi hanno con l'ambiente fisico e tra di loro come
un vero e proprio super-organismo. Uno dei tratti fondamentali
dell'ipotesi Gaia è quello che considera il nostro pianeta - con le sue
attuali caratteristiche di composizione chimica dell'atmosfera,
temperatura, pressione - come conseguenza dell'attività della vita.
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Gas serra
Componenti gassose
dell'atmosfera che hanno la caratteristica di provocare o aumentare l'effetto
serra; oltre alla CO2, si possono ricordare il metano, i
clorofluorocarburi (CFC) ed il protossido di azoto.
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Gilda biochimica
Insieme degli organismi che svolgono la
stessa funzione biochimica nel metabolismo di Gaia. E' una modalità di
classificazione che trascende le consuete categorie tassonomiche,
raggruppando gli organismi sulla base del ruolo che occupano nei diversi
ecosistemi. Un esempio eclatante è quello della gilda dei
fotosintetizzatori, che riunisce piante, alghe e cianobatteri sulla base
della loro capacità fotosintetica.
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Globale
Aggettivo che rappresenta un livello ampio
nella considerazione di un problema, indicando un approccio
multilaterale e attento ai diversi aspetti, solitamente contrapposto al
termine "locale". Trova grande applicazione nella descrizione
dell'aumento di potenza delle attività umane, causato dalla tecnologia,
che tende a globalizzare molti impatti che venivano finora interpretati
in chiave locale; rispetto a questa problematica, è necessario che, allo
stesso modo, lo studio dell'ambiente riesca a far fronte a ciò con uno
sguardo capace di abbracciare a sua volta l'ambito globale.
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Hardin, modello di
Modello ideato da Garrett Hardin nel 1968 e
che descrive un'area di pascolo sulla quale insistono le mandrie di
alcuni allevatori; il pascolo degli animali viene condotto sulla base
del massimo interesse da ciascun allevatore e questo porta alla
distruzione del pascolo. Conclusione: dove una risorsa viene
utilizzata da più attori, questi tendono ad avere comportamenti che, se
non regolati da un'autorità esterna o dalla
suddivisione di queste
risorse, tendono all'autodistruzione.
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Identità
Se è vero che come prima definizione
del termine identità troviamo "uguaglianza assoluta, corrispondenza
perfetta", è significativo che immediatamente dopo venga proposta come "l'insieme
dei caratteri peculiari che contraddistinguono un individuo, un gruppo di
individui". Così secondo il De Mauro, Dizionario
della Lingua Italiana edito da Paravia. Identità dunque come concetto che, per
definirsi, chiama in causa l'altro da sé, che fonda le proprie basi sul
segnale di ritorno che giunge dal mondo esterno. Per questo motivo, l'identità non è
solamente la percezione della propria condizione, ma subisce il contributo
anche del come gli altri la percepiscono: tutto ciò che ci circonda, e
quindi l'ambiente in cui siamo inseriti, definisce la nostra identità. Dunque anche il rapporto con gli altri
esseri viventi e con la natura in genere è un elemento significativo di
costruzione della propria identità.
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Identità
ecologica
Processo di identificazione di una persona
nei confronti di un luogo o ambiente naturale, capace di suscitare
ricordi e sensazioni legate al proprio vissuto. Racchiude sia l'aspetto
di consapevolezza di sé dell'individuo, sia il senso di appartenenza
alla natura.
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Impronta
ecologica
E' un indicatore sviluppato per misurare la
quantità di territorio necessario ad una popolazione per la
produzione
di tutte le risorse che le servono e per la neutralizzazione e rimessa
in circolo degli scarti. L'impronta ecologica può essere calcolata a
diverse scale: dalla piccola comunità fino alle scale nazionali. Nella
misura della quantità di territorio sono comprese sia superfici d'acqua
che di terra.
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Incomprensione
Vedi "Comprensione
- Incomprensione"
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Investimenti
Nel linguaggio economico, si tratta di
acquisizioni nette di capitale fisso da parte di produttori residenti.
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IRIS
L’Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla
Sostenibilità (IRIS) nasce a partire da un’iniziativa dei Dipartimenti
di Biologia Animale e dell’Uomo e di Economia “Cognetti De Martiis”
dell’Università di Torino, ed ha come obiettivo quello di elaborare e
diffondere degli strumenti didattici inerenti il tema della
Sostenibilità, con la caratterizzazione forte di un approccio
interdisciplinare. Questo grazie al lavoro ed alla collaborazione di
ricercatori, con significative competenze didattiche, il cui ambito di
studio spazia tra le scienze naturali, l’economia, la sociologia. Il
sito dell'Istituto si trova all'indirizzo
www.iris.unito.it
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Leviatano
Mostro marino in forma di
serpente citato nella Bibbia (Isaia, 27, 1), il cui nome venne ripreso
dal filosofo inglese Thomas Hobbes come titolo per un trattato di
filosofia politica (1651) nel quale egli configura per lo stato
l'esercizio di un potere assoluto paragonato alla forza del mostro e
necessario per garantire la convivenza tra gli individui. Dal punto di
vista di Hardin, il Leviatano è una soluzione
politica (uno stato con un potere forte, capace di far rispettare regole
imposte) per il superamento del dilemma
sull'utilizzo delle risorse comuni.
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Linguaggio
nominale
E' una particolare tipologia di linguaggio
che predilige l'uso dei nomi, rispetto ai verbi. Il messaggio che viene
veicolato assume una chiara valenza nel sintetizzare in modo efficace i
concetti (discorso chiaro e conciso), ma esprime con minor proprietà la
componente dinamica, il processo. Si contrappone al
linguaggio verbale.
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Linguaggio
verbale
E' una tipologia di linguaggio che,
utilizzando in modo cospicuo i verbi, conferisce un carattere articolato
al discorso, garantendo una notevole attenzione ai processi ed ai
soggetti agenti. Per sua stessa natura presenta una esposizione poco
sintetica, al contrario del linguaggio nominale,
cui si contrappone.
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Locale
Aggettivo che rappresenta un livello
circoscritto in relazione ad un problema, indicando un approccio
sintetico, con un ridotto numero di variabili. Il livello locale è anche
quello che viene associato alle iniziative a partire dal basso ed ha una
notevole valenza ai fini di scomporre problemi di dimensioni più ampie,
affrontandoli su una scala micro, attivando anche un maggior senso di
responsabilità, consapevolezza e coinvolgimento negli individui. Spesso
ciò che è locale, esterna conseguenze anche a livello
globale.
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Matrici gaiane
Secondo la teoria di
Gaia, sono le componenti dove si esplica
l'attività della biosfera e dove la materia viene riciclata. Vengono
riconosciute le componenti: gassosa (atmosfera), liquida (idrosfera) e
solida (litosfera).
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Meta-apprendimento
Rappresenta un livello di studio e ricerca
che si occupa delle modalità con cui avviene l'apprendimento. L'azione
intellettuale che viene svolta non consiste nel conoscere, ma nel
conoscere i propri modi di conoscere.
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Morfologia derivazionale
Campo di studio
della linguistica che si occupa della struttura delle parole a partire
dai morfemi (le porzioni più piccole che abbiano un significato proprio)
ed in particolare (a questo si riferisce il termine "derivazionale")
delle regole che portano alla formazione delle parole.
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Nonviolenza
E' uno stile di vita fondato
sulla completa adesione all'idea della centralità della persona; sulla
base di questo assunto ne deriva il totale rifiuto di ogni forma di
violenza, la visione coincidente di mezzi e fini, la necessità di
impegno e lotta per il pieno soddisfacimento dei bisogni umani
fondamentali. Il metodo di lotta nonviolento tiene separata l'azione
considerata negativa dalla persona che intraprende quell'azione. Nel
concreto, la lotta nonviolenta richiede per poter essere efficace, un
grande consenso popolare, un alto livello di consapevolezza e
l'accettazione del sacrificio personale. Gandhi indicò la nonviolenza
con il termine "ahimsa".
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Olarchia
Organizzazione costituita da
più sistemi completi che interagiscono fra di loro in modo da risultare
parti componenti di un ulteriore sistema completo di ordine superiore.
Un tessuto biologico può essere considerato un'olarchia in quanto è un
sistema completo ed è formato da più cellule, ciascuna delle quali
rappresenta un'unità completa e definita.
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Omeorresi
Processo che avviene in
risposta ad una variazione dell'equilibrio iniziale ed all’interno del
quale si attiva un anello a retroazione
positiva che alimenta un processo a cascata, capace di spostare in
modo irreversibile lo stato stazionario del sistema. E' una variante -
con esiti differenti - dell'omeostasi.
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Omeostasi
Processo che avviene
all'interno di un sistema dove le parti instaurano e mantengono una
relazione di stazionarietà fra loro, mediante anelli di
retroazione negativa. Esso garantisce
stabilità all’intero dal momento che le reazioni alle perturbazioni sono
tese a riportare continuamente il sistema alle sue condizioni iniziali.
Si contrappone all'omeorresi.
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Ossidoriduzione
Reazione chimica in cui
si assiste ad un trasferimento di elettroni tra le specie chimiche
coinvolte, attraverso due parziali reazioni: una di ossidazione - dove
uno o più composti si comportano da riducenti (cedendo elettroni e
quindi ossidando l'altra specie chimica) - ed una di riduzione - dove
uno o più composti si comportano da ossidanti (acquisendo elettroni e
riducendo l'altra specie chimica). Nelle reazioni di ossidoriduzione si
ha un cambiamento del numero di ossidazione che cresce nel riducente e
diminuisce nell'ossidante.
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Parassitismo
Forma di interazione tra
organismi viventi nella quale un soggetto (il parassita) trae vantaggio
(nutrimento, riparo, difesa, etc...) dall'associazione con l'altro
(l'ospite) determinando in esso conseguenze negative capaci di portare
ad un indebolimento delle condizioni generali fino alla morte. Il
parassita può essere obbligato - nel senso che per la sua sopravvivenza
è costretto ad interagire con un ospite ben preciso - o facoltativo -
quando il parassita non è necessariamente legato ad un ospite definito.
Nelle forme in cui l'ospite non subisce danni dall'azione dell'altro
organismo, prende il nome di commensalismo.
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Pensiero
lineare
Pensiero che guida il metodo sperimentale scientifico e
che è caratterizzato da un approccio agli argomenti di tipo sequenziale,
meccanicistico. Si afferma la tendenza alla modellizzazione, nel
tentativo di rappresentare la realtà attraverso semplificazioni e
scomposizioni che consentano di riprodurre in modo prevedibile i
fenomeni (si parla infatti di approccio "riduzionista"). L'obiettività è
un valore di estrema importanza e viene considerata raggiungibile
attraverso un approccio completamente razionale. Al pensiero lineare si
contrappone, per caratteristiche ed assunti di base, il pensiero
sistemico.
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Pensiero
sistemico
Secondo il pensiero sistemico esistono campi di
ricerca dove il livello di complessità è tale per cui non si può
considerare un problema come la somma dei suoi componenti, ma bisogna
tenere conto delle interrelazioni. Il pensiero sistemico indaga questi
legami, ricerca feedback e prende in
esame più punti di vista, riconoscendo l'incertezza e le possibilità di
errore. Al contrario del pensiero lineare,
riconosce valore all'aspetto emozionale della ricerca ed alle componenti
innovative allargando costantemente lo sguardo nel tentativo di
abbracciare l'insieme.
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PIL
Vedi "Prodotto interno lordo".
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Pozzo
Secondo la visione gaiana, è il luogo fisico dove si concentra un
determinato tipo di materia perduto da Gaia. Il
pozzo viene indicato come serbatoio nel momento
in cui le componenti geobiologiche vi accedono per recuperare la materia
depositata.
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Precauzione,
principio di
Sotto il profilo della protezione ambientale, è
una norma contenuta nell'articolo 15 della Dichiarazione di Rio che
afferma che :"Ove vi siano minacce di danno serio o irreversibile,
l'assenza di certezze scientifiche non deve essere usata come ragione
per impedire che si adottino misure di prevenzione della degradazione
ambientale". Si può analizzare questo principio alla luce della
considerazione per cui la ricerca scientifica e tecnologica non possono
essere applicate fintantoché non si è certi della loro sicurezza nei
confronti dell'ambiente. Il medesimo principio può essere adottato anche
in altri campi: dall'etica alla medicina, dalle relazioni tra individui
alla gestione dei conflitti.
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Privatizzazione
Trasferimento di beni,
risorse, servizi al settore privato; i beni in questione potevano essere
precedentemente di proprietà dello stato oppure potevano non essere in
carico ad alcuna amministrazione (ad esempio, alcune risorse naturali di
ampia portata, come l'acqua meteorica).
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Prodotto interno lordo (PIL)
Somma dei
valori aggiunti delle
varie branche di attività economica in uno stato. Il PIL pro-capite è il
valore dato dal PIL di un paese diviso per il numero dei suoi abitanti e
vuole rappresentare un parametro di benessere economico della
popolazione.
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Produzione
Sotto il profilo
dell'economia, è il risultato dell’attività economica svolta in un paese
dalle unità residenti in un arco temporale determinato.
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Respirazione
Processo (chimicamente
assimilabile ad una reazione di
ossidoriduzione) attraverso il quale gli organismi viventi traggono
energia utile alla conduzione del loro metabolismo a partire da molecole
organiche (spesso glucosio) e ossigeno, ottenendo come prodotti finali
acqua e CO2.
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Retroazione
Meccanismo per cui ad una
sollecitazione o ad una variazione dello stato di equilibrio si attivano
dei processi di risposta che possono tendere al ripristino della
condizione iniziale oppure all'enfatizzazione degli effetti della
perturbazione. I meccanismi di retroazione garantiscono un'interazione
costruttiva tra gli organismi e tra gli ambienti, permettendo ad essi di
generare "risposte" agli stimoli ricevuti. Il termine è analogo alla
voce inglese "feedback".
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Retroazione
negativa
E' un tipo di retroazione
dove la risposta tende ad annullare gli effetti dello stimolo
perturbante, nel tentativo di ripristinare l'equilibrio iniziale. Un
esempio: il numero di predatori in un'area tende a crescere quando c'è
grande disponibilità di cibo (di prede) fino al punto in cui l'aumento è
così notevole da portare ad un eccesso di predazione ed alla diminuzione
del numero di prede. La scarsità di cibo che ne deriva comporta allora
(retroazione negativa) l'impossibilità da parte di tutti i predatori di
sfamarsi, portando così al decremento del numero di essi.
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Retroazione
positiva
E' un tipo di retroazione
dove la risposta tende ad enfatizzare gli effetti dello stimolo
perturbante, portando generalmente ad un progressivo o repentino
spostamento dall'equilibrio iniziale. Spesso si esplica attraverso un
circolo Un esempio: il disboscamento incontrollato di un versante
provoca l'esposizione del suolo agli agenti atmosferici, con la
conseguente erosione e distruzione degli orizzonti ricchi di sostanza
organica. Pertanto il terreno, privato della sua frazione fertile, non
consente il ripristino della vegetazione, permettendo nuove azioni
erosive (retroazione positiva) in un crescendo che porta alla
distruzione dell'ambiente precedente.
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Reversibilità
delle azioni
In un'ottica di
precauzionalità, ogni azione che venga intrapresa - laddove le
conoscenze su tutti i possibili effetti non siano pienamente conosciute
- deve incidere in modo tale che qualunque sviluppo di conseguenze possa
essere fermato e ricondotto alla situazione iniziale. E' il principio
del "poter tornare indietro sui propri passi", senza che vi siano state
conseguenze non più annullabili. La reversibilità delle azioni consente,
in caso di errore, di poter sempre rimediare, ripristinando le
condizioni iniziali.
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Rinnovabilità
E' un concetto applicato
alle risorse prodotte dai servizi naturali; la rinnovabilità consiste
nella possibilità dei sistemi naturali di rigenerare un servizio, un
composto o una sostanza rendendoli quindi nuovamente disponibili. Il
rinnovamento delle risorse avviene grazie ai
cicli degli elementi e delle sostanze e può avvenire in
tempi molto diversi; parliamo di risorse
rinnovabili quando il ciclo di riutilizzo naturale si misura in tempi
confrontabili con quelli in cui avviene l'utilizzo. Il petrolio non è
una fonte rinnovabile perché la sua rigenerazione avviene in tempi
incompatibili con la velocità con cui viene consumato; il legno di una
foresta può essere una fonte rinnovabile a patto che le modalità di
taglio (quanti alberi e ogni quanto tempo) permettano il mantenimento di
un numero costante di esemplari.
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Riserva
È una porzione di risorsa
potenzialmente sfruttabile con i mezzi tecnologici a nostra
disposizione. Vi sono riserve già conosciute ed altre non ancora
scoperte.
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Risorsa comune
Risorsa naturale o
artificiale, rinnovabile o meno, che viene
sfruttata in comune da più utilizzatori e dove sussista tra di essi una
rivalità nel consumo. Se la rivalità nel consumo non è presente si parla
di beni pubblici.
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Risorsa naturale
Quantitativo totale
esistente di un materiale naturale utilizzato dall'uomo; tale quantità è
fissa e determinata dalla geologia del pianeta.
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Rubisco
Nome comune dato al Ribulosio
difosfato carbossilasi-ossigenasi; è un enzima, presente nello stroma
dei cloroplasti degli organismi fotosintetici, capace di presiedere alla
riduzione del Carbonio dalla forma ossidata come la si trova nella CO2
alla forma ridotta com'è nelle molecole di carboidrati derivanti dal
processo di fotosintesi. E' l'enzima
responsabile del passaggio del Carbonio da un livello inorganico (nella
CO2) ad uno organico (nei carboidrati).
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Scala
locale - globale
Le problematiche legate all'ambiente possono
essere analizzate secondo scale di diversa ampiezza. La scala
locale mira a mettere in mostra le interazioni che
si esauriscono all'interno di un territorio sufficientemente piccolo e
circoscritto; la scala globale è invece attenta
alle dinamiche che, pur avendo origine a partire da un'area a volte
piuttosto precisa, coinvolgono sistemi a livello planetario. In realtà,
esaminando con estrema attenzione gli insiemi di relazioni e
feedback, è molto raro che un fenomeno
possa esaurirsi completamente ad una scala locale; pertanto, la scala
locale appare più come una semplificazione per l'analisi delle
problematiche che come un ambito definito e completo.
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Scale
temporali
I fenomeni naturali, così come gli eventi che
caratterizzano le civiltà umane, avvengono lungo periodi di tempo molto
diversi. Esistono processi geologici che richiedono milioni di anni per
andare a compimento, mentre processi biologici possono richiedere tempi
nell'ordine di ore, giorni o anni. Allo stesso modo, anche le dinamiche
umane si svolgono su periodi differenti, spesso di anni o decine o
centinaia di anni. Le scale temporali sono così il metro di riferimento
per capire la conciliabilità tra processi che stanno avvenendo: due
fenomeni che accadono in contemporanea, ma che andranno a chiudersi
l'uno in pochi mesi, l'altro in milioni di anni, non hanno tra essi
alcun grado di comunicazione e interazione, sebbene possano avvenire nel
medesimo luogo. Comprendere le scale temporali dei fattori in gioco è
utile per valutare il grado di sostenibilità degli interventi e delle
azioni.
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Scienza
post-normale
Si presenta come ulteriore approccio in
affiancamento alla scienza tradizionale, riconoscendo la
complessità e l'incertezza intrinseca di
molti campi di studio, tra cui quello sulla sostenibilità. La scienza
post-normale trova campo di applicazione (secondo Funtowicz e Ravetz,
1993) laddove il livello di incertezza e il rischio di errori con
conseguenze non rimediabili siano più alti. Caratterizza la scienza
post-normale l'apertura ad un ampio ventaglio di punti di vista e la
presa in considerazione di più soluzioni.
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Serbatoio
All'interno di un
ciclo biogeochimico, luogo fisico dove le
sostanze stazionano per un certo periodo (tempo
di residenza), prima di essere rimobilizzate e restituite alla
disponibilità, ad esempio, per gli organismi viventi. Il luogo fisico
può essere parte di una qualunque delle
matrici - gassosa, liquida, solida -; l'atmosfera, ad esempio, è un
importante serbatoio di azoto, mentre la litosfera lo è per quanto
riguarda il Carbonio.
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Servizi
naturali
Processi e fenomeni, compiuti dagli
ecosistemi, che portano alla creazione o al
mantenimento di condizioni ambientali necessarie o favorevoli alla vita;
tra i servizi naturali più importanti vale la pena di ricordare la
cattura dell'energia solare, la regolazione del clima e della
temperatura, il riciclo della materia organica, la produzione di
ossigeno, la disponibilità di cibo, e così via.
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Simbiosi mutualistica
Associazione
continuata nel tempo tra organismi di specie diverse i quali traggono
reciproci vantaggi dal loro rapporto. Altri tipi di associazione tra
organismi sono, ad esempio, il commensalismo
ed il parassitismo, ma questi non si
configurano come forme di cooperazione, quale invece è la simbiosi.
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Sistema
chiuso – aperto – isolato
Viene detto sistema CHIUSO quello in
cui sono presenti scambi di energia, ma non di materia con l'esterno (un
esempio: la Terra). Sistema APERTO è quello in cui si hanno scambi sia
di materia che di energia con l'esterno (un esempio: qualsiasi
ecosistema). Il sistema ISOLATO non è
interessato da alcuno scambio, né di materia né di energia, con
l'esterno (forse l'unico esempio reale è costituito dall'intero
universo!).
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Sostenibilità forte - debole
Il
controverso concetto di Sostenibilità assume due varianti molto generali
che prendono il nome di sostenibilità forte e debole. La
Sostenibilità forte riconosce la
necessità di mantenere costante nel tempo lo
stock di
capitale naturale, il quale è considerato non sostituibile con
capitale artificiale; la
Sostenibilità debole, al contrario,
ritiene che il capitale artificiale possa eventualmente sostituire il
capitale naturale, grazie alle innovazioni tecnologiche, per cui
l'attenzione viene rivolta al mantenimento di uno stock di
capitale complessivo (naturale + artificiale) costante.
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Stocks
Vedi "Flussi
e stocks".
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Tasso di
ricircolo
Rapporto tra il flusso di un elemento
che entra in un ciclo biologico e quello
che esce dal ciclo per finire seppellito in qualche
pozzo geologico. Il tasso di ricircolo indica perciò quante volte
mediamente un atomo viene scambiato ("riciclato") tra gli organismi
prima di essere perduto (ovvero inserito in una fase del ciclo a
scala temporale talmente alta da renderlo
inutilizzabile per i viventi).
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Tempo di
residenza
All'interno di un ciclo
biogeochimico, è il tempo (espresso in anni) durante il quale le
sostanze stazionano in un serbatoio prima di
essere rimobilizzate. Più è alto il tempo di residenza, minore è la
possibilità che quella sostanza possa essere disponibile per gli
organismi viventi.
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Tempo di
rinnovamento
All'interno di un ciclo
biogeochimico, è il tempo (espresso in anni) necessario ad una sostanza
contenuta in un serbatoio per rinnovarsi e riproporsi in una forma
disponibile agli organismi viventi. Maggiore è il tempo di rinnovamento,
minore sarà il carattere di rinnovabilità
di quella sostanza.
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Valore aggiunto
Termine del linguaggio
economico che rappresenta la differenza fra il valore della
produzione e il
valore dei beni e servizi intermedi consumati per conseguirla.
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Violenza diretta,
culturale, strutturale
La violenza è un'azione volta alla
distruzione o all'eliminazione di una parte considerata come nemica.
Galtung considera la violenza di tre tipi: diretta (è quella per cui
viene causato un danno fisico all'altro), culturale (quella che tende a
cancellare il patrimonio culturale e di tradizioni di una società per
uniformare il pensiero secondo linee imposte), strutturale (legata
all'esistenza di condizioni ambientali che non permettono agli individui
di soddisfare in modo pieno i propri bisogni fondamentali; la negazione
dei diritti civili o lo sfruttamento sul lavoro sono due esempi di
violenza strutturale).
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