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Interpretazione di immagini |
Nel diagramma riportato sotto si propone un'interpretazione di alcune immagini (quasi tutte incontrate in questo Capitolo) secondo la loro affinità nei confronti di due scale che hanno come estremi rispettivamente l'aspetto qualitativo o quantitativo e l'attenzione al processo o al prodotto.
Fonte: Benessia, 2005 (le immagini utilizzate sono citate quando compaiono singolarmente nell'Ipertesto) In conclusione, come abbiamo visto, le immagini scientifiche sono costruzioni dipendenti da una serie di fattori interagenti. Esse contribuiscono a fornire le immagini di mondo nel quale ci muoviamo, pensiamo, agiamo. La tendenza dominante nella scienza occidentale, è quella basata su assiomi meccanicisti e riduzionisti, sul dominio di ben identificabili relazioni lineari di causa–effetto tra oggetti, cose esistenti a priori, in modo indipendente gli uni dagli altri. In questa modalità di conoscenza ed azione i problemi sono formulati e gestiti sulla base di informazioni quantitative, tradotte in quelle che abbiamo definito immagini quantitative. Anche la formulazione e la gestione dei problemi ambientali complessi e controversi avviene per lo più mediante l’utilizzo di questi schemi interpretativi. Tale approccio si rivela inadeguato ed in molti casi dannoso. Abbiamo dunque proposto alcune riflessioni su un possibile schema interpretativo più ampio, affine al modello di Scienza Post-Normale, che abbiamo definito come modello qualitativo o estetico. L’idea di fondo è quella di recuperare il carattere dialogico dell’osservazione della natura, presente in epoche anteriori alla fondazione del metodo sperimentale, ed ancora presente e da preservare e valorizzare in culture diverse da quella occidentale. Sia nella formulazione sia nella gestione di problemi complessi è quanto mai urgente una rivalutazione degli aspetti qualitativi, che tengano conto di situazioni concrete, diano voce a sistemi di sapere e di conoscenza che vengono penalizzati se non eliminati negli interventi di quantificazione dei costi e benefici.
Red clouds in china - www.marklynas.org Non si tratta di rinunciare all’indubbia utilità del pensiero quantitativo, ma di ristabilire un dialogo spezzato e riequilibrare il nostro approccio alla realtà che ci circonda. Nelle nostre riflessioni, il linguaggio visivo viene proposto da un lato per aiutare gli scienziati a ricostituire i nessi emotivi ed intuitivi smarriti nel percorso di specializzazione, e d’altro lato per dar voce a modalità di conoscenza ed espressione, diverse da quelle verbali e quantitative, che spesso si perdono nel pubblico dibattito. |