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Approfondimenti Impronta ecologica Biocapacità |
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Impronta ecologica |
L'impronta ecologica venne elaborata negli anni '90 da Wackernagel e Rees, ricercatori presso l'Università della British Columbia in Canada. Si tratta di un indice sintetico che stima la quantità totale di risorse naturali e servizi ecologici che una popolazione utilizza per vivere, calcolando l’area totale di ecosistemi terrestri e acquatici necessaria per fornire, in modo sostenibile, tutte le risorse utilizzate e per assorbire, sempre in modo sostenibile, tutte le emissioni prodotte. Il presupposto su cui si basa è che ad ogni unità materiale o di energia consumata corrisponde una certa estensione di territorio, appartenente ad uno o più ecosistemi, che garantiscono, tramite l’erogazione di servizi naturali, il relativo apporto per il consumo di risorse e/o per l’assorbimento delle emissioni. La metodologia di calcolo prende in considerazione: le tipologie di territorio:
alcune categorie di consumo:
Viene eseguito un calcolo dei consumi medi (Cn) - espressi in kg/anno - per ogni bene o prodotto consumato dalla popolazione residente nella regione in esame. Quindi si procede al calcolo della superficie (Sn) - espressa in ha - necessaria per la produzione dello specifico bene n, ottenuta dividendo il consumo medio annuale di quel bene (Cn) per la sua produttività o rendimento medio annuale (pn), espresso in kg/(ha anno):
L'Impronta Ecologica F (espressa in ha) verrà così calcolata come la sommatoria delle superfici per tutti i beni considerati, attraverso la seguente formula:
mentre l’Impronta Ecologica pro capite f (espressa in ha/persona) sarà data dall'Impronta Ecologica divisa per il numero di abitanti (P), secondo la relazione:
Per leggere l'Impronta Ecologica, secondo i parametri di sostenibilità è possibile confrontarla con un'altra grandezza che è la Biocapacità. >>> |