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La tecnologia ci salverà? (2/2)

Tecnologia e ambiente: la parola ai pomodori

E’ interessante l’analisi di sistemi di produzione agricola di avanguardia alla luce del calcolo dell’Impronta Ecologica.

Infatti la maggiore produttività nasconde spesso un impiego sproporzionatamente più alto di risorse.

E’ il caso della coltivazione di pomodori in serra e in campo.

La produttività in serra è nettamente superiore, nell’ordine di 7-9 volte.

Ma l’Impronta Ecologica globale di questo tipo di produzione è da 10 a 20 volte superiore rispetto alla coltivazione in campo.

Il bilancio netto conclusivo è quindi poco favorevole ad un impianto di serra dove per ottenere un vantaggio medio dell’800% si devono investire risorse aggiuntive dell’ordine del 1.500% !!! (Wackernagel e Rees, 1996)

 

 

Coltivazione in serra: produzione per ettaro: 7-9 volte maggiore rispetto al campo.

 

Coltivazione in campo: impronta ecologica per pomodoro: 10-20 volte minore rispetto alla serra.

 

 

Naturalmente, mentre la maggiore produzione è completamente a vantaggio dell’azienda, i costi delle risorse aggiuntive – comprendendo anche risorse comuni di scala globale, come l’emissione di gas serra, l’impoverimento delle falde, e così via – gravano in buona parte su un sistema molto più ampio, per molti versi addirittura a livello planetario; in questa lettura si celano alcuni importanti nodi che spiegano la difficile conciliabilità tra l’interesse del singolo e quello globale.