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Approfondimento

Sperimentare la natura

L'ambiente naturale riveste una grande importanza nel plasmare le competenze fisiche, culturali e linguistiche. La natura è lo scenario in cui muoviamo i nostri passi e qualsiasi attività umana dipende, in modo più o meno diretto, da essa.

Le società industriali tendono in realtà a marginalizzare il ruolo dell'ambiente naturale, sostituendolo con stimoli, spesso anche molto forti, ma fondamentalmente unidirezionali. Pensando alle esperienze dei bambini delle grandi città occidentali, si nota una povertà di sollecitazioni sensoriali, non tanto per la quantità, ma per la qualità, per la fondamentale unidirezionalità, per la mancanza di legami con l'esterno, per la deprivazione dell'attività motoria, con la conseguente poca pratica a relazionarsi con ciò che è altro da sé.

Vi sono studi di tipo psicologico, neurologico e linguistico che avvallano queste ipotesi e che sembrano mettere in guardia dal sottovalutare la privazione di esposizione, immersione ed azione nell'ambiente naturale.

Il rapporto con l'ambiente naturale infatti facilita il confronto, stimola la capacità ad essere ricettivi nei confronti dei segnali dall'esterno: che tempo fa, fa caldo o freddo, piove o c'è il sole... E' un mondo dove c'è molto meno spazio per l'onnipotenza della civiltà industriale e dove ci si trova a dipendere da situazioni che sfuggono al proprio controllo.

Giocare all'aperto con i propri coetanei, significa per un bambino sperare, ad esempio, che... non piova... e questo è un banale, ma fortissimo richiamo ad una dimensione più limitata, dove l'uomo non è sovrano assoluto e artefice incondizionato dell'ambiente che lo circonda, ma dove sperimenta l'interconnessione e la dipendenza dal mondo naturale in cui vive. Ciò che gli Arabi dipingono in modo estremamente efficace con l'espressione "Insciallah".