<<< Indietro

Esempi

L'Isola di Pasqua

L'Isola di Pasqua ha una superficie di circa 120 km2.

E' situata in mezzo all'Oceano Pacifico, a 3.700 km dalle coste del Cile e a 2.300 km dall'isola abitabile più vicina (Pitcairn): è uno dei luoghi più remoti della Terra.

La sua storia ha però suscitato la curiosità di molti ricercatori e costituisce "un duro monito per l'umanità" (C. Ponting).

L'isola di Pasqua fu colonizzata nel V secolo d.C. da popolazioni provenienti dall'Indonesia, poche decine di individui che avevano traversato l'oceano su canoe dotate di bilanciere.

Lo sviluppo della civiltà locale fu rapido. Il suo culmine fu a metà del 1500, quando la popolazione raggiunse i 7.000 individui. Esso si caratterizzò per l'elaborata organizzazione sociale, con una particolare importanza data alle attività religiose e cerimoniali, inclusa l'erezione delle note statue di pietra alte oltre sei metri.

Tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo la civiltà di Pasqua scomparve improvvisamente. Quando l'isola fu "scoperta" dagli occidentali nel 1722, la popolazione era ridotta a 3.000 individui che vivevano miseramente.

Al fiorire di ipotesi fantasiose (incluse visite di extraterrestri e civiltà perdute di continenti ora inabissati tra i flutti del Pacifico) fecero seguito studi capaci di spiegare il rapido declino della società locale sulla base del collasso, provocato dall'uomo, dell'ecosistema dell'isola.

Come testimoniato dalle analisi effettuate sui pollini fossili, l'isola era ricoperta in passato da un manto boschivo.

La sua completa distruzione - motivata, tra l'altro, dalla necessità di reperire il materiale necessario per il trasporto e l'erezione delle statue - fu la causa prima del degrado ecologico del territorio e del conseguente crollo conflittuale della civiltà locale.

Costretti in un ambito finito e nell'impossibilità - date le tecnologie a disposizione – di  importare risorse dall'esterno o di ridurre la pressione della popolazione tramite emigrazioni massicce, gli abitanti dell'Isola di Pasqua sperimentarono così le conseguenze del crollo dell'ecosistema che forniva la base per il loro sostentamento.