La raccolta dei Progetti di Ricerca avviati dai membri del Centro IRIS e giunti alla conclusione.
Titolo: Indici di qualità biofilica
Obiettivi: Perfezionare gli strumenti di misura della connessione con la Natura
Partner: Università di Verona
Titolo: Restorative Schoolroom
Obiettivi: Retrofit biofilico integrato in un sistema di riqualificazione energetica di un vecchio edificio a Gressoney-La-Trinité
Partner: Be-eco, startup PoliTO - Quintetto srl
Titolo: Fotobioreattori per un'architettura sensibile
Obiettivi: Progettare e costruire un prototipo di infisso/acquario per finestra con microalghe fotosensibili
Partner: Centro Colture Sperimentali, Aosta
Titolo: Biosphera 2.0
Obiettivi: Valutare sperimentalmente il potere rigenerativo di un ambiente mobile
Partner: AktivHaus - Politecnico di Torino
Titolo: Biosphera 3.0
Obiettivi: Applicare criteri di scientifici di Biophilic Design ad una casa passiva sperimentale
Partner: AktivHaus - Politecnico di Losanna
Progetti e collaborazioni in ambito artistico
- Iris ha collaborato al progetto LANDED / ATTERRATI - esplorazione di territori d'argilla, promosso dall’Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano e sostenuto da Fondazione CRT e Regione Piemonte. In particolare il Centro di Ricerca ha collaborato nell’organizzazione del workshop dell’artista Paola Anziché che ha coinvolto, tra le altre persone, un gruppo di insegnanti del territorio del’Altopiano di Poirino che hanno svolto un percorso di ricerca valido come corso di aggiornamento.
Link al progetto Landed.
- Collaborazione con l’artista Elena Mazzi nell’ambito del progetto Atlante Energetico, percorso formativo-espositivo promosso da GAM - Galleria d’Arte moderna e Contemporanea del Comune di Torino e Fondazione Spinola-Banna di Poirino, con il sostegno d Compagnia di San Paolo. Il Centro è stato coinvolto in diverse azione del progetto. Alcuni membri sono stati invitati alla Fondazione Spinola Banna a presentare Iris nell’ambito del workshop che Elena Mazzi ha condotto con un gruppo di 5 artisti selezionati tramite bando nazionale. Alice Benessia e Vincenzo Guarnieri sono stati coinvolti nel progetto in modo più profondo affiancando alcuni degli artisti del progetto e collaborando alla redazione dei testi in catalogo. I due ricercatori hanno inoltre lavorato con Elena Mazzi nella progettazione e conduzione di due conferenze-performance tenutesi a gennaio e febbraio 2017 alla GAM di Torino.
Il progetto Atlante Energetico di Elena Mazzi
Conferenza-performance di Vincenzo Guarnieri alla Gam (Galleria d’Arte moderna e Contemporanea), Torino
Conferenza-performance di Alice Benessia alla Gam (Galleria d’Arte moderna e Contemporanea), Torino
- Iris è coinvolto nel progetto IperPianalto promosso da GAM - Galleria d’Arte moderna e Contemporanea del Comune di Torino e Fondazione Spinola - Banna di Poirino, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, che si svolgerà tra l’autunno 2017 e la primavera 2018. In particolare il Centro partecipa con tre dei suoi membri (Andrea Caretto, Marco Tonon e Alice Benessia), all’azione Walking Pianalto, attraversamento dell’Altopiano di Poirino, organizzata in collaborazione con il Munlab - Ecomuseo dell'Argilla di Cambiano: un cammino di tre giorni alla scoperta del territorio del Pianalto e delle diverse forze che hanno contribuito a plasmarlo. Questa esplorazione collettiva costituisce un momento di incontro e dialogo tra sapere esperto e sapere locale, questione fondamentale per la costruzione di una conoscenza olistica. All’interno di una situazione dinamica e immersiva, conoscenze e pratiche che fanno riferimento all’universo scientifico ed a competenze acquisite attraverso una formazione specifica di tipo accademico, si confrontano con il sapere che scaturisce dall’insieme delle conoscenze, delle interpretazioni, delle percezioni che derivano dai luoghi e dalle comunità che le abitano. La traversata coinvolgerà anche un gruppo di insegnanti del territorio dell’Altopiano di Poirino; per essi l’esperienza varrà come corso di aggiornamento certificato dall’Università di Torino tramite IRIS.
- Artissima 2017. Nell’ambito dell’edizione 2017 della Fiera d’arte Contemporanea Artissima, che si terrà a Torino dal 3 al 5 novembre 2017, Il centro di ricerca IRIS, presenterà gli artisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna nella mostra “Deposito d’Arte Italiana Presente”, nuovo progetto espositivo e culturale di Artissima dedicato all’arte italiana. Il Deposito ospiterà prestigiosi prestiti dalle istituzioni piemontesi e opere provenienti delle gallerie presenti in fiera, riconoscendo loro il ruolo di spicco che hanno avuto e hanno nella produzione della storia dell’arte contemporanea nel nostro paese degli ultimi vent’anni. (Link)
L’educazione sostenibile: dalla didattica emozionale all’outdoor education.
La ricerca è tesa ad elaborare proposte innovative e transdisciplinari, il cui obiettivo principale è quello di far vivere, in prima persona, esperienze sensoriali ed emotive a contatto con l’ambiente naturale (Outdoor education e Outdoor learning). La congettura di partenza è che, nell’ambito dell’educazione sostenibile, i saperi vanno integrati e che se si rimane troppo ancorati al proprio approccio disciplinare si rischia di stemperare le potenzialità educative di qualunque proposta didattica finalizzata in tal senso.
Al fine di progettare efficaci esperienze didattiche, in relazione agli scopi di cui sopra, verranno svolte indagini tese a far emergere, da un lato, la relazione empatica con la natura, dall’altro, il livello di consapevolezza ecologica che si vengono a creare in determinate situazioni (in contesti educativi ma anche nell’ambito dell’esperienza quotidiana). Tali indagini verranno condotte per lo più su insegnanti in formazione e bambini della scuola primaria e dell’infanzia. Gli indicatori su cui verranno costruiti i diversi strumenti di indagine prenderanno in considerazione i seguenti parametri:
• percezione del benessere in ambienti naturali o comunque all’aperto;
• valutazione dei rischi e dei benefici dello stare all'aperto;
• percezione delle potenzialità educative indotte dal contatto diretto col contesto naturale;
• strategie di comportamento che vengono adottate nel relazionarsi con gli ambienti naturali;
• ostacoli pratici e psicologici (in ambito scolastico ed extrascolastico) che impediscono sempre più il contatto diretto con la natura.
Il rilevamento di tali parametri permetterà di progettare un’azione didattica più efficace in ambito scolastico e universitario (insegnanti in formazione – Corso di Laurea di Scienze della Formazione Primaria LM 85-bis). In particolare:
- attività di outdoor learning per insegnanti in formazione che li rendano consapevoli delle potenzialità didattiche degli ambienti naturali come contesti educativi;
- esperienze didattiche a forte componente emotiva, in contatto diretto con la natura e con le materie prime, quali, per es., argille e gesso;
- forme estetiche di comunicazione della messa in pratica delle esperienze in natura;
- implementazione di strumenti mediatici per la divulgazione di temi legati alla sostenibilità.
Partecipanti IRIS alla ricerca: Marco D. Tonon, Anna Perazzone, Andrea Caretto, Daniela Marchetti
TIPO DI PROGETTO: Tesi di Laurea
DESCRIZIONE
Tesi di Laurea triennale su ‘Sostenibilità e Università’, contenente anche una stima dell’Impronta Ecologica del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo (2010)
DOWNLOAD
Lidia Larecchiuta, Sostenibilità e Università – Una prospettiva di integrazione fra ricerca, educazione, azione attraverso misure del carico ambientale del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo. - 2010
Progetto di Ricerca - Concluso nel Dicembre 2009
Il presente lavoro mira a rileggere alcune riflessioni che hanno percorso il recente dibattito geografico sull’ambiente e rifocalizzarne, in un certo qual modo, la problematica di base. Ci riferiamo in particolare all’ampio corpus di riflessioni, ormai consolidate, sulla categoria di territorio, visto come sistema complesso, caratterizzato dall’intreccio di relazioni ecosistemiche e socio-economiche.
Mediante gli approfondimenti proposti è possibile stimolare un ampliamento di quello che di solito viene pensato come oggetto dell’analisi ambientale: non più solo il mero sostrato fisico o, nelle visioni più aperte, la semplice componente naturale, da analizzare e monitorare separatamente da altre componenti, ma l’intero insieme di relazioni che lega aspetti naturali e antropici, che costituisce il contesto territoriale in cui ogni analisi ambientale dovrebbe essere inserita.
In questo senso una lettura più marcatamente territoriale porta a complessificare e contestualizzare l’analisi ambientale verso la considerazione di altri ambiti di riflessione, tra cui l’attenzione verso la complessità ecosistemica, l’esame di aspetti qualitativi, l’apertura alle dinamiche socioeconomiche, l’inclusione di studi centrati sugli aspetti soggettivi, quali la percezione e la consapevolezza dei problemi ambientali, l’introduzione di indicatori con standard di riferimento scelti criticamente sia rispetto agli aspetti sociali e legislativi sia alle resilienze ecosistemiche.
Con l’ausilio dell’analisi geografica è inoltre possibile focalizzare l’attenzione sulle relazioni che intercorrono tra luoghi diversi e appuntare il proprio interesse sulle diverse scale geografiche che caratterizzano i fenomeni ambientali. In questo senso la riflessione geografica può contribuire a dilatare le scale e le modalità dell’analisi ambientale. Includendo più scale geografiche lo studio si apre alla considerazione delle reti lunghe che connettono sia da un punto di vista socioeconomico sia ecosistemico il territorio locale con il livello globale e consente di pervenire a una visione più approfondita e completa delle reali condizioni e pressioni ambientali. Scala locale e globale si configurano quindi come due dimensioni imprescindibili dell’analisi ambientale, tra loro complementari ed entrambe necessarie, per riuscire a descrivere, da un lato la salute locale degli ecosistemi e, dall’altro lato, l’entità totale di ecosistemi globali di cui ogni attività economica fa uso, in termini di risorse e servizi naturali, attingendoli ed importandoli da territori anche molto distanti.
La ricerca si sviluppa lungo due piani tra loro complementari: un primo livello di approfondimento riguarda la riflessione teorica, che muove dall’analisi della letteratura, per giungere ad elaborare alcuni spunti e suggerimenti di rilettura critica, e un secondo piano, maggiormente applicativo, che prevede la selezione di un caso studio, ossia di un ambito territoriale, analizzato a diverse scale, su cui testare, a livello pratico di calcolo e di analisi effettiva della componente ecologica, i risultati e gli spunti emersi dalla riflessione teorica.
Pubblicazioni di riferimento:
- Bagliani M., Pietta A., "Chiavi di lettura geografica applicate all'ambiente. Riflessione critica sugli indicatori ambientali", in Bollettino della Società Geografica Italiana, 2008, pp. 73-94.
- Bagliani M., Pietta A., "Chiavi di lettura geografica applicate all'ambiente. L'analisi della componente ambientale di un territorio", in Bollettino della Società Geografica Italiana, 2008, pp. 661-685.
Referenti: Antonella Pietta, Marco Bagliani
TIPO DI PROGETTO: Ricerca didattica
DESCRIZIONE
L’esperienza più che decennale di creazione e sperimentazione di giochi di ruolo su tematiche socio-ambientali complesse e controverse, rivolti a studenti di scuola secondaria e università, consente ormai un bilancio e una riflessione sulle potenzialità e i limiti di questa strategia educativa, e permette di mettere a fuoco alcuni aspetti critici: da un lato emerge l’importanza di una adeguata preparazione culturale e professionale degli insegnanti e degli educatori - in particolare una consapevolezza delle problematiche relative alla natura della conoscenza scientifica e alla relazione tra umanità e natura; dall’altro risulta evidente il diverso uso di questa strategia didattica in relazione agli scopi che gli insegnanti intendono perseguire (di istruire dei giovani ad acquisire conoscenze consolidate, ovvero di contribuire allo sviluppo delle loro potenzialità creative, all’apprendimento di competenze cognitive e relazionali, alla gestione nonviolenta dei conflitti).
La ricerca si è conclusa con la pubblicazione di un libro (Discordie in gioco. Capire e affrontare i problemi ambientali, Ed. La Meridiana, 2008) e di articoli, comunicazioni a Convegni, interventi in scuole:
- GIUNTI L & CAMINO E. Active Citizenship, a Case Study: The Controversy of High-Speed Rail in the Susa Valley. In: Science, Society and Sustainability. Education and Empowerment for and Uncertain World. Pag. 51-70, Routledge, New York, 2009.
- CAMINO E., DOGLIOTTI MARASSO A., BATTAGLIA M, SALIO G., BENESSIA A. Problemi ambientali complessi e controversi e molteplicità di piani del contendere. In Il dialogo tra le culture. Diversità e conflitti come risorse di pace. Pag. 379-414, Donzelli Editore, Roma.. 2008.
- CAMINO E., MARCHETTI D., COLUCCI – GRAY L. & ANGELOTTI M. Role play and local controversial issues: a learning opportunity. Proceeding of the 10th Conference on Environmental Education in Europe: “Thinking and acting outside the box”. Pace P. (Ed). Malta, October 15-19, 2008.
- CAMINO E. & SALIO G. I giochi di ruolo: una strategia didattica per l’educazione alla sostenibilità. 2 dicembre 2008 presso l’Istituto Des Ambrois, Oulx (TO), nell’ambito della Rassegna “Il grande cortile”, pratiche, stili di vita, idee, alternative.
PARTECIPANTI
Elena Camino, Angela Dogliotti – Marasso, Laura Colucci-Gray, Carla Calcagno
CONTATTI
Laura Colucci-Gray: l.t.gray@strath.ac.uk
TIPO DI PROGETTO: Tesi di Dottorato
DESCRIZIONE
Ricerca inerente la tesi di dottorato di Laura Colucci Gray (2007)
DOWNLOAD
Laura Colucci-Gray, An Inquiry into role-play as a tool to deal with socio-environmental issues and conflict. The Open University – Milton Keynes (UK) - 2007
CONTATTI
Laura Colucci-Gray: l.t.gray@strath.ac.uk
TIPO DI PROGETTO: Ricerca didattica
DESCRIZIONE
Se le tematiche ambientali sono entrate a pieno titolo all’interno dei percorsi
universitari e non esiste facoltà scientifica che non se ne occupi attraverso un
corso di studi specifico o quantomeno singoli insegnamenti o curricula, sembra
più difficile scoprire come il mondo accademico si occupa di educazione
ambientale ovvero non di ambiente ma di “pedagogia dell’ambiente”. Dalla fine
degli anni ‘90 l’Università si è assunta una nuova responsabilità educativa:
quella della formazione iniziale degli insegnanti. Lo ha fatto con Scienze della
Formazione Primaria ormai attivata in 26 Università sparse su tutto il
territorio Nazionale, e con le SIS (Scuole di Specializzazione per la formazione
all’Insegnamento Secondario). Quanto spazio è riservato a questo ambito in
questi recenti percorsi formativi e in generale nella formazione dei formatori a
livello universitario? Cosa si intende per educazione ambientale là dove viene
inserito tale insegnamento? La questione è cruciale per chi come noi vede
nell’educazione ambientale un ambito formativo trasversale, in grado di fornire
un contributo prezioso ad ogni insegnamento disciplinare e una nuova chiave di
lettura attraverso la quale ripensare l’intero percorso educativo - dalla scuola
dell’infanzia fino all’università.
PARTECIPANTI
Fabrizio Bertolino, Anna Perazzone
CONTATTI
Fabrizio Bertolino f.bertolino@univda.it, Anna Perazzone
anna.perazzone@unito.it
TIPO DI PROGETTO
Il progetto costituisce il nucleo di una ricerca di dottorato in Science
Education. Il progetto esamina il processo di insegnamento/apprendimento che
viene innescato nel corso di un’ attività di gioco di ruolo. Il gioco di ruolo
affronta la questione complessa e controversa degli allevamenti di gamberoni in
India. Attraverso la simulazione, gli studenti entrano in contatto con le
tematiche della sostenibilità ambientale: la molteplicità di prospettive, la
multidisciplinarietà e la riflessione critica sugli assunti personali e le
azioni collettive. Il progetto si è concluso a Maggio 2007.
DESCRIZIONE
Il progetto si è configurato come sperimentazione di un gioco di ruolo, che
affronta gli aspetti controversi e il conflitto legati all’installazione di
allevamenti intensivi di gamberetti sulle coste tropicali. Il gioco è stato
studiato come un’attività di simulazione di processi decisionali, in cui gli
studenti, divisi a gruppi di tre, assumono il ruolo di un personaggio reale e
sostengono il proprio punto di vista in due scenari decisionali differenti. Nel
primo scenario, la Corte di Giustizia, i diversi punti di vista vengono
dibattuti di fronte ad una commissione di decisori che ha la responsabilità di
esprimere un verdetto (modello vincitore/vinto). Nel secondo scenario personaggi
in conflitto sono guidati in un momento di dialogo, in cui ricercare il consenso
attraverso la formulazione di soluzioni creative per un futuro condiviso
(scenario vincitore/vincitore).
Nello specifico la ricerca ha portato in luce modalità di relazione e processi
di costruzione di conoscenza nell’ambito delle questioni socio-ambientali
complesse e controverse. La ricerca sui giochi di ruolo continua e si configura
come uno strumento efficace per congiungere riflessioni epistemologiche e
metodologiche sulla complessità (per esempio lo scenario della post-normal
science, ma anche lo scenario multi-vocale di Bahktin) con approcci didattici di
intervento e prassi nelle scuole per affrontare processi di cambiamento
sostenibili. .
CONTATTI
Laura Colucci-Gray l.t.gray@abdn.ac.uk
School of Education, Aberdeen University, King’s College, AB243FX, Aberdeen.
Tel: 00 44 (0) 1224 274519
Il progetto di ricerca, realizzato nel triennio 2004-2006 e finanziato con fondi M.U.R.S.T. 60% (responsabile Prof. Andrea Allasinaz), prevedeva, per la parte
riguardante la ricerca didattica:
a) L’analisi e confronto delle rappresentazioni mentali degli studenti
universitari del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e degli
insegnanti già in servizio in merito ai concetti fondanti delle Scienze della
Terra e all’individuazione degli ostacoli concettuali legati all’insegnamento
delle Scienze della Terra e della Natura.
b) La ricerca legata alla rilevanza delle potenzialità didattiche e al
miglioramento del processo insegnamento/apprendimento con l’utilizzo di
metodologie sperimentali e la realizzazione di corsi-laboratori formativi per la
progettazione di escursioni didattiche nell’ambito della scuola primaria e della
scuola di specializzazione per insegnanti della scuola secondaria superiore
(SIS).
c) La ricerca e la realizzazione di strumenti didattici informatici, ai fini di
facilitare l'apprendimento delle Scienze della Terra ed in particolare della
Paleontologia, si è sviluppata con uno studio relativo all’uso didattico e alle
tecniche di programmazione di ipertesti. Tale studio ha portato alla
progettazione di un ipertesto destinato alla Scuola Secondaria Superiore
(biennio e triennio), appositamente studiato come strumenti didattico di
integrazione e approfondimento.
d) La ricerca inerente alla formazione alla sostenibilità e allo sviluppo di una
coscienza ambientale negli insegnanti e nei cittadini, in merito alle tematiche
correlate con le Scienze della Terra, con particolare riguardo per:
1. Un uso ragionato e sostenibile delle risorse naturali, quali acqua, rocce,
minerali e combustibili fossili. Materiali e metodi alternativi ed
ecocompatibili di estrazione, produzione e utilizzo.
2. Il ripristino ambientale degli impatti sul paesaggio e riciclaggio dei
rifiuti derivanti da attività estrattive.
3. La gestione di beni naturalistici e l’incentivazione di un turismo
naturalistico, compatibile allo sviluppo locale nei paesi poveri.
Rif.: Marco Davide Tonon.
TIPO DI PROGETTO: Ricerca sulla formazione dei futuri insegnanti di scienze di
scuola secondaria.
Progetto concluso in Settembre 2005.
DESCRIZIONE
Il progetto si proponeva di valutare l’impatto di un’unità didattica
sperimentale inserita all’interno del percorso di formazione dei futuri
insegnanti di scienze scozzesi, con lo scopo di avviare una riflessione sugli
aspetti controversi della produzione globale intensiva di cibo e acquisire
consapevolezza della loro rilevanza in un contesto di educazione alla
cittadinanza attiva in classe. Il progetto prevedeva la progettazione di
un’unità didattica costituita da una sequenza di attività interattive
(discussione a piccoli gruppi, un gioco di simulazione e due giochi di ruolo),
con l’obiettivo di far emergere le dimensioni della controversia e del conflitto
nelle questioni socio-ambientali, di fare esperienze di modelli decisionali
basati sulla democrazia rappresentativa e partecipata, e di riflettere su
modalità costruttive per affrontare i conflitti.
Il progetto ha contribuito ad illustrare difficoltà nella comprensione di
tematiche complesse e controverse di natura interdisciplinare. I partecipanti
avevano visioni dei processi di uso e consumo di cibo di natura frammentaria e
fortemente influenzate dalle discipline di appartenenza. La partecipazione in
attività interattive ha fornito in alcuni casi l’opportunità di vedere la
molteplicità dei livelli di analisi di una questione complessa. Tuttavia, la
partecipazione e il coinvolgimento nelle attività di drammatizzazione non sono
state sempre ottimali. Il progetto ha permesso di maturare delle considerazioni
in merito ai vincoli strutturali dell’apprendimento universitario alle tematiche
della sostenibilità e alla riflessione critica sui processi di
insegnamento-apprendimento necessari per uno sviluppo di maggiore consapevolezza
delle proprie percezioni, conoscenze, modi di agire e di pensare.
Laura Colucci-Gray (coordinatrice) in collaborazione con lo staff del
dipartimento di “Curricular Studies”, Division of Mathematics, Science and
Technological education, Facultà dell’Educazione, University of Strathclyde.
CONTATTI
Laura Colucci-Gray l.t.gray@abdn.ac.uk
School of Education, Aberdeen University, King’s College, AB243FX, Aberdeen.
Tel: 00 44 (0) 1224 274519
Il progetto di ricerca, realizzato nel triennio 2001-2003 e finanziato con fondi
M.U.R.S.T. 60% (responsabile Prof.ssa Elena Ferrero), prevedeva di analizzare e
confrontare le attività degli insegnanti in formazione e degli insegnanti in
servizio rispetto alla capacità di operare con una visione sistemica e alla
consapevolezza della complessità dei processi geologici. Si sono sviluppate
indagini conoscitive, per esempio, sulla coscienza della vulnerabilità del
territorio rispetto ai rischi idrogeologici o sulle difficoltà a percepire i
tempi geologici relativi ai processi di sedimentazione e fossilizzazione.
La ricerca didattica applicata a corsi di aggiornamento per insegnanti di Scuola
Primaria e Secondaria Superiore, ai laboratori del Corso di Laurea in Scienze
della Formazione Primaria e della Scuola Interateneo di Specializzazione ha
messo in luce l’importanza della prevenzione dei rischi geologici e il ruolo
fondamentale delle escursioni didattiche sul terreno sia sul piano cognitivo,
sia affettivo e psicomotorio dell’apprendimento. Lo studio effettuato ha avuto
come oggetto l’analisi di un’escursione a carattere paleontologico, vista come
opportunità di metariflessione e di autovalutazione degli ostacoli concettuali
tipici della paleontologia.
Rif.: Marco Davide Tonon.
Il progetto interuniversitario, atto alla formazione di insegnanti di Scienze
della scuola dell'obbligo, ha fornito un saldo aggancio alla realtà dei fenomeni
della vita quotidiana e una stretta integrazione fra le diverse discipline
scientifiche. Il materiale didattico è stato organizzato secondo l'aspetto
disciplinare prevalente (Fisica, Chimica, Biologia e Scienze della Terra), in
cui sono presenti anche proposte pluridisciplinari e gli aspetti di tipo
psicologico- didattico sono improntati a una comune impostazione. Tale materiale
è stato realizzato sotto forma di schede di lavoro disponibili sia in forma
cartacea che elettronica, quest'ultima con elementi di interattività e di
accesso a distanza via rete telematica. I temi trattati sono sviluppati secondo
diverse metodologie:
a) esperimenti di laboratorio, a vari livelli di sofisticazione a seconda del
livello di scuola a cui sono destinati, che sono significativi per la
disciplina, legati a fenomeni della vita quotidiana, facili da realizzare e che
necessitino di strumentazione povera o abitualmente disponibile in scuole
mediamente attrezzate;
b) giochi e giocattoli, che contengono aspetti scientifici significativi per la
disciplina e facilmente interpretabili;
c) esperienze pratiche in campo, da svolgere in ambienti esterni comunemente
reperibili e facilmente raggiungibili dalla sede scolastica, volte alla scoperta
da parte dell'allievo delle componenti dell'ambiente con cui può venire
direttamente in contatto e delle relazioni che si possono evidenziare a seconda
del livello di scolarità.
In una seconda fase del progetto, il materiale è stato sperimentato nelle
classi, per corsi di formazione/aggiornamento di insegnanti e per i corsi di
prima formazione o per il tirocinio. Il materiale realizzato potrà quindi essere
inoltre utilizzato per la divulgazione e la promozione delle scienze nella
società attraverso inserimento nella rete Web, per l'aggiornamento di insegnanti
in servizio, per attività di autoistruzione e di istruzione a distanza.
Rif.: Marco Davide Tonon.
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