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Sostenibilità - Etiche della Terra

"Like Aristotle, Aquinas said that human happiness lies in contemplation and that contemplation is incompatible with deliberate or unthinking misuse of the rest of created nature".

"Natural law provides grounds for restraint in our treatment of other creatures and our world in general".

M. Brown, Natural Law and Environment, in "Proceedings of the American Catholic Philosophical Association" 1990, LXIII, pp.221-234.

Introduzione

“L'etica ambientale non è un'etica applicata, come l'etica biomedica o l'etica degli affari, ma costituisce un cambiamento di paradigma in filosofia morale. L'etica ambientale sposta l'attenzione dall'applicazione dell'etica normale - nel senso di scienza normale di Kuhn alla critica dell'etica normale, un cambiamento di paradigma in filosofia morale”.

J.B. Callicott, Non-anthropocentric Value Theory and Environmental Ethics, in "American Philosophical Quarterly" 1984, 21, pp.299-309.

In un percorso attraverso l'evoluzione dell'etica applicata alle biotecnologie, si centra l'attenzione sul rapporto tra le nuove frontiere della ricerca scientifica - con le possibili interferenze sugli ambienti e gli organismi naturali - e gli atteggiamenti delle società umane, codificati nelle norme del diritto.

Si analizza così il ruolo dell'ecologia nella costruzione di una coscienza collettiva e di principi fondanti su cui definire le azioni dei gruppi umani. Il costante riferimento al diritto rimanda ai casi in cui le criticità etiche sollevate dalle biotecnologie e dall'ingegneria genetica hanno determinato in questi ultimi anni la redazione di norme precise, volute dagli organismi di governo.

Bioetica

La Nel definire la bioetica risulta utile tenere conto delle differenze di significato e delle crescenti implicazioni contenute nei concetti di deontologia, etica medica ed infine bioetica.

Deontologia: insieme di doveri professionali, definiti prevalentemente in termini di autoregolamentazione interna.

Etica medica: insieme di principi etici applicati o comunque correlati all’esercizio della medicina, che si estende anche alla teorizzazione dei diritti dei pazienti. Si pongono anche problemi di fondazione dell’etica.

Bioetica: emergenza di situazioni di fronte alle quali i due precedenti sistemi risultano insufficienti, o perché il problema esorbita dal rapporto medico-paziente coinvolgendo scelte sociali o perché il tema stesso non è di stretta pertinenza medica.

 

Origini

La bioetica trae origini da un processo di umanizzazione della medicina, riconducibile al dibattito avvenuto durante il processo di Norimberga (1947). Inoltre, con il progredire della ricerca negli ultimi decenni del XX secolo si è proposto con urgenza il problema della tecnologia nella medicina (genetica, trapianti, sperimentazione umana).

Oggetto

Un paio di definizioni possono aiutare a definire l'oggetto di applicazione della bioetica. "Una scienza della sopravvivenza deve essere più di una sola scienza, e perciò propongo il termine Bioetica per sottolineare i due ingredienti più importanti per il conseguimento di una nuova sapienza di cui c’è un bisogno disperato: la conoscenza biologica e i valori umani" (Van R. Potter, Bioethics. Bridge to the Future, Prentice Hall, Englewood Cliffs NJ, 1971). "La bioetica è lo studio sistematico della condotta umana nei confronti della vita, esaminata alla luce dei valori e dei principi etici" (Warren T. Reich, Encyclopaedia of Bioethics, 1978).

Metodi

Sono riconoscibili un metodo deduttivo, uno induttivo, uno misto ed un metodo procedurale.

Metodo deduttivo

Muove da principi generali di fondo come la benevolenza, la non-maleficenza, l'autonomia e la giustizia sociale (Beauchamp, Childress).

Metodo induttivo

Dall'esperienza e dall'osservazione si estrapolano principi etici operativi; in questo modo si ottiene un certo bilanciamento tra principi e concretezza.

Metodo misto

E' la combinazione di metodo deduttivo e induttivo (coherentism) "One important test of acceptance of bioethics as a discipline will be the extent to which it is called upon by scientists and physicians. This means that ot should be developed inductively, working at least initially from the kinds of problems scientists and physicians believe they face and need assistance on". D. Callahan

Metodi procedurali

Concentrano l'attenzione sui processi e tengono conto delle condizioni di complessità, mentre i soggetti sono considerati portatori di punti di vista. Il metodo si fonda sulla realizzazione di un percorso.

 

La bioetica deve tenere in considerazioni differenti prospettive etiche; in particolare vi possono essere visioni contrastanti e di difficile sintesi. Tra queste, si possono citare prospettive:

 

Biodiritto

Il biodiritto rappresenta la contestualizzazione della bioetica nell'ambito del diritto. Il coinvolgimento giuridico rende necessario:

- Pluralismo e multiculturalismo: il passaggio dal piano della/e etica/etiche individuali a quello di una minima assiologia comune

- Problema dell’epistemologia: la giustificazione e la condivisione del sapere assunto; da qui la necessità di una filosofia per la scienza e di una scienza per il diritto. Il diritto fornisce un accreditamento di validità alla scienza, mentre d'altro canto deve rispettare le condizioni di trasparenza democratica.

 

Biotecnologie e rischi

L'attenzione al rapporto tra l'uso delle biotecnologie e i rischi che queste possono portare è un delicato settore che il diritto cerca di normare, ricavando dalla ricerca scientifica i dati necessari per capire la reale portata di questi rischi e contemporaneamente per riconoscere quelli che potrebbero essere i vantaggi derivanti dall'applicazione delle biotecnologie. Il conflitto di interessi tra la ricerca scientifica impegnata da un lato nello sviluppo di queste tecnologie e contemporaneamente assunta come consulente dal legislatore genera una linea di confine non netta e povera di garanzie per i cittadini sui quali pendono i rischi che vengono valutati.

Alcune direttive comunitarie in materia di organismi geneticamente modificati possono aiutarci a capire la portata del problema; esse sono:

- Council Directive 98/81EC (amending Directive 90/219/EEC) on the contained use of genetically modified micro-organisms

- Directive 2001/18/EC of the European Parliament and of the Council of 12 March 2001 on the deliberate release of genetically modified organisms

In esse viene operata la distinzione tra "uso confinato" e "rilascio deliberato". Il Principio Precauzionale è adottato come criterio generale e la procedura di risk assessment come strumento di analisi. La classificazione dei rischi è stabilita in base a gravità-e-ignoranza (quanto può essere grave il rischio e quanto si conosce circa questo rischio).

Una direttiva, rivolta alla protezione dei lavoratori dal rischio biologico, prende in considerazione 4 livelli di rischio in relazione al possibile rischio di infezione:

- Council Directive 90/679/EEC on the protection of workers from risks related to exposure to biological agents at work, Art.2d: «‘biological agents’ shall be classified into four risk groups, according to their level of risk of infection: 1. Group 1 biological agent means one that is unlikely to cause human disease; 2. Group 2 biological agent means one that can cause human disease and might be a hazard to workers; it is unlikely to spread to the community; there is usually effective prophylaxis or treatment available; 3. Group 3 biological agent means one that can cause severe human disease and present a serious hazard to workers; it may present a risk of spreading to the community, but there is usually effective prophylaxis or treatment available; 4. Group 4 biological agent means one that causes severe human disease and is a serious hazard to workers; it present a high risk of spreading to the community; there is usually no effective prophylaxis or treatment available».

Quando il rischio è ignoto, esso viene considerato come più grave:

- Council Directive 98/81EC (amending Directive 90/219/EEC) on the contained use of genetically modified micro-organisms, Art.5.4: «Where there is doubt between which of two risk classes are appropriate for the proposed contained activity(ies), the higher classification should be assigned until sufficient evidence justify the use of the lower classification».

 

Una direttiva comunitaria si occupa del rilascio deliberato di organismi geneticamente modificati. Alcuni passaggi significativi:

Directive 2001/18/EC of the European Parliament and of the Council of 12 March 2001 on the deliberate release of genetically modified organisms

(6) Under the Treaty, action by the Community relating to the environment should be based on the principle that preventive action should be taken.

(8) The precautionary principle has been taken into account in the drafting of this Directive and must be taken into account when implementing it.

(10) For a comprehensive and transparent legislative framework, it is necessary to ensure that the public is consulted by either the Commission or the Member States during the preparation of measures and that they are informed of the measures taken during the implementation of this Directive.

(15) When defining "genetically modified organism" for the purpose of this Directive, human beings should not be considered as organisms.

 

Rapporto tra esseri umani e natura

Il rapporto che intercorre tra gli esseri umani e la natura può essere letto attraverso tre modalità:

 

IL DOMINIO DELLA NATURA

Atteggiamento che nasce a partire dalla rivoluzione antropocentrica dei sofisti e di Socrate, determinando una maggiore attenzione alla ragione umana, con la conseguente negazione della sacralità della natura. Lo stesso messaggio cristiano, che contempla il radicamento umano nell’eterno, sgancia l'umanità dal suo rapporto con la natura.

L'attitudine dominativa può essere quindi fatta derivare da precise radici:

E' così possibile rinvenire un atteggiamento di arroganza sia nella tradizione giudaico-cristiana (Genesi), sia in quella greco-cristiana (Socrate).

 

LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA

Con la conservazione viene proposto un atteggiamento di non-interferenza, di non-azione nei confronti della natura, vista spesso con l'occhio della contemplazione. Questa tipologia di rapporto ha le sue radici sia in alcune tradizioni orientali (buddhismo, taoismo), sia - in Occidente - all'interno del monachesimo francescano ("non chiedere il non dato").

Gli aspetti significativi possono essere riassunti in:

 

L'AMMINISTRAZIONE DELLA NATURA

La prospettiva di gestione e amministrazione della natura si esplica nell'agire-in-base-a-regole che sono dettate dalla natura, secondo l'ideale del giardino.

Nella tradizione occidentale questo atteggiamento fa riferimento al monachesimo benedettino (ora et labora).

 

Etica e ambiente

E' interessante avvicinarsi al rapporto tra etica ed ambiente attraverso il pensiero di alcune personalità impegnate a vario titolo nella conservazione e tutela dell'ambiente, iniziando a considerare la definizione di Wilderness (come ambiente naturale non contaminato dall'azione e dalla presenza costante dell'uomo), contenuta nel Wilderness Act, datato 3 Settembre 1964.

"A wilderness, in contrast with those areas where man and his own works dominate the landscape, is hereby recognized as an area where the earth and its community of life are untrammeled by man, where man himself is a visitor who does not remain. An area of wilderness is further defined to mean in this Act an area of undeveloped Federal land retaining its primeval character and influence, without permanent improvements or human habitation, which is protected and managed so as to preserve its natural conditions and which (1) generally appears to have been affected primarily by the forces of nature, with the imprint of man's work substantially unnoticeable; (2) has outstanding opportunities for solitude or a primitive and unconfined type of recreation; (3) has at least five thousand acres of land or is of sufficient size as to make practicable its preservation and use in an unimpaired condition; and (4) may also contain ecological, geological, or other features of scientific, educational, scenic, or historical value".

 

Aldo Leopold Foundation

La Aldo Leopold Foundation si rifà alla figura di Aldo Leopold e opera per la promozione di uno stile di vita improntato all'armonia tra uomo e natura. Una breve cronologia di Aldo Leopold:

1887. Aldo Leopold, nasce a Burlington, Iowa l'11 Gennaio maggiore di 4 figli di Clara e Carl Leopold. Frequenta le scuole pubbliche di Burlington fino al 1903.

1906. Inizia un praticantato presso la Yale Forest School (Master of Forestry, 1909).

1909. Entra nell'U.S. Forest Service (costituito nel 1905). Il suo primo campo di impiego è come assistente presso l'Apache National Forest nel sud-est dell'Arizona.

1918. L'ingresso degli Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale modifica le priorità del Forest Service, così Aldo Leopold lascia il servizio e accetta un incarico a tempo pieno come segretario della Camera di Commercio di Albuquerque

1919. Nell'Agosto riprende il lavoro nel Forest Service come assistente con responsabilità nell'organizzazione gestionale, del personale, antincendio e per le vie di comunicazione (strade e ferrovie) su un'area di 20 milioni di acri di foreste nazionali nel sed-est.

1933. In Luglio accetta la nomina per una cattedra presso il Dipartimento di Economia Agricola dell'Università del Wisconsin.

1935. In Gennaio è presente all'atto di fondazione della Wilderness Society. In Aprile rileva la fattoria Wisconsin River ("the Shack") e nell'Autunno dello stesso anno studia gestione forestale e dell'ambiente in Germania in una comunità di Carl Schulz.

1939. Diventa presidente di un nuovo Dipartimento di Wildlife Management presso l'Università del Wisconsin.

1943. Nominato dal governatore presso la Commissione per la Conservazione del Wisconsin per sei anni, dove il dibattito prevalente riguardava la politica di gestione dei cervi.

1948. E' colpito da attacco cardiaco e muore il 21 Aprile, mentre è impegnato nella lotta contro un incendio scoppiato nella tenuta di un vicino. Viene sepolto a Burlington, Iowa.

1949. Viene pubblicato come Almanacco di Sand County, il volume "Great Possessions", a cura di Luna B. Leopold.

 

Hans Jonas e il principio di responsabilità verso le generazioni future

Nel dibattito che riguarda i rapporti tra etica ed ambiente Hans Jonas introduce il principio di responsabilità verso le generazioni future. Secondo il suo pensiero, per qualunque decisione vanno prese in considerazione le conseguenze dell’azione. Infatti, accertata la vulnerabilità critica della natura, sulla base anche della diversa e più aggressiva condizione dell’agire umano, l'attenzione va posta intorno ai fatti, i quali possono generare valori.

L'imperativo si riassume pertanto nella frase: "Agisci in modo che le conseguenze delle tue azioni siano compatibili con il mantenimento della vita compiutamente umana sulla terra". Quindi, la sopravvivenza non è più un dato auto-garantito (come in Kant).

Il metodo adottato richiama l'euristica della paura, attribuendo perciò più peso all’eventualità di una sciagura che a quella di salvezza. La forma di policy che viene invocata è quella di una tirannide benintenzionata e ben informata.

 

Albert Schweitzer: etica della santità della vita

Secondo Albert Schweitzer, la tutela e conservazione della natura si intreccia con un'etica di santità della vita, di capacità di provare empatia con le persone e il mondo circostante.

"Biologicamente, la capacità di sentire è un carattere adattivo degli organismi viventi che li provvede di una migliore capacità di anticipare, e così evitare, rischi di vita. Ciò suggerisce (..) che le capacità di provare dolore e piacere sono ancillari rispetto a qualcosa di più importante piuttosto che rappresentare etichette di considerabilità" (K. Goodpaster)

 

Shallow e deep ecology

Nell'ambito del pensiero ecologista, si riconoscono due filoni importanti e caratterizzati da un diverso approccio alle tematiche ambientali: shallow ecology e deep ecology. Caratteristiche e differenze sono rappresentate nel prospetto che segue:

Shallow ecology movement:

Deep ecology movement:

Arne Naess è uno dei più importanti esponenti del deep ecology movement.

"I came easily because nature, especially small animals like crabs and shrimps made me feel much better than in my family life, so in order to avoid a difficult family life I went so to say, out to nature, I was in nature, I was together with plants and small animals, and found there that it was a universe of immense variety where I could be together with it, and feel that you were a fantastic being as a human being because I could see the beauty, I could see all the things, and then I thought that's just impossible that species on the earth, namely humans should really decrease the richness and diversity of life on earth".

"And the term richness is typical for the deep ecology order, that you will have abundance, not killing nearly every whale until they are threatened, but so that they are all over the Atlantic, so that a ship will have to change course, 'Oh there's a blue whale, Oh there's ... ' , to have abundance all around you, all creatures and humans. That's also some basic things of deep ecology".

 

Diritto e tutela dell'ambiente

Vengono ora riportate alcune prese di posizione e sentenze pronunciate negli Stati Uniti d'America che, avendo per oggetto episodi di tutela ambientale, rivelano aspetti del delicato rapporto tra il diritto e la salvaguardia della natura.

Prudenza ecologica come limitazione dei diritti (economici) umani

"Il valore del patrimonio genetico è incalcolabile. È nell'interesse dell'umanità limitare le perdite dovute a variazioni genetiche. La ragione è semplice: si tratta delle chiavi di un enigma che siamo incapaci di risolvere, e possono fornire risposte a domande che noi non abbiamo ancora imparato a formulare. Il più semplice egocentrismo ci impone di essere prudenti". Tennessee Valley Authority v. Hill, 98 SC 22799 (1978)

Riconoscere diritti alla natura

"The Mineral King Valley is an area of great natural beauty nestled in the Sierra Nevada Mountains in Tulare County, California, adjacent to Sequoia National Park. It has been part of the Sequoia National Forest since 1926, and is designated as a national game refuge by special Act of Congress. The final Disney plan, approved by the Forest Service in January 1969, outlines a $35 million complex of motels, restaurants, swimming pools, parking lots, and other structures designed to accommodate 14,000 visitors daily. The critical question of "standing" would be simplified and also put neatly in focus if we fashioned a federal rule that allowed environmental issues to be litigated before federal agencies or federal courts in the name of the inanimate object (...) Inanimate objects are sometimes parties in litigation. A ship has a legal personality, a fiction found useful for maritime purposes. So it should be as respects valleys, alpine meadows, rivers, lakes, estuaries, beaches, ridges, groves of trees, swampland, or even air that feels the destructive pressures of modern technology and modern life". SIERRA CLUB v. MORTON, 405 U.S. 727 (1972) Decided April 19, 1972

Alcune linee di indirizzo nella tutela ambientale da parte del diritto:

C.D. STONE, Should Trees Have Standing? Toward Legal Rights for Natural Objects, Tioga Publishing Co., Palo Alto 1988 (Los Altos 1974)

Limitare i diritti presenti attraverso i diritti delle generazioni future

Regional Trial Court: "The plaintiffs have no cause of action against (the Department of Environment and Natural Resources) and the issues raised by the plaintiffs is a political questions which properly pertains to the legislative or executive branches of Government".

Supreme Court: "Petitioners minors assert that they represent their generation as well as generations yet unborn. We find no difficulty in ruling that they can, for themselves, for others of their generation and for the succeeding generations, file a class suit. Their personality to sue in behalf of the succeeding generations can only be based on the concept of intergenerational responsibility insofar as the right to a balanced and healthful ecology is concerned. (..) Put a little differently, the minors' assertion of their right to a sound environment constitutes, at the same time, the performance of their obligation to ensure the protection of that right for the generations to come".

The Philippines Supreme Court Decision in Minors Oposa v. Secretary of the Department of Environment and Natural Resources, 30.7.1993

 

In ultima analisi diventa importante affrontare alcune domande che riguardano i riferimenti da considerare nelle questioni etiche ed ambientali.

 

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