Biotecnologie e rischi (1/2) |
Il diritto come arbitro |
L'attenzione al rapporto tra l'uso delle biotecnologie e i rischi che queste possono portare è un delicato settore che il diritto cerca di normare, ricavando dalla ricerca scientifica i dati necessari per capire la reale portata di questi rischi e contemporaneamente per riconoscere quelli che potrebbero essere i vantaggi derivanti dall'applicazione delle biotecnologie. Il conflitto di interessi tra la ricerca scientifica impegnata da un lato nello sviluppo di queste tecnologie e contemporaneamente assunta come consulente dal legislatore genera una linea di confine non netta e povera di garanzie per i cittadini sui quali pendono i rischi che vengono valutati.
Alcune direttive comunitarie in materia di organismi geneticamente modificati possono aiutarci a capire la portata del problema; esse sono: - Council Directive 98/81EC (amending Directive 90/219/EEC) on the contained use of genetically modified micro-organisms - Directive 2001/18/EC of the European Parliament and of the Council of 12 March 2001 on the deliberate release of genetically modified organisms In esse viene operata la distinzione tra "uso confinato" e "rilascio deliberato". Il Principio Precauzionale è adottato come criterio generale e la procedura di risk assessment come strumento di analisi. La classificazione dei rischi è stabilita in base a gravità-e-ignoranza (quanto può essere grave il rischio e quanto si conosce circa questo rischio). Una direttiva, rivolta alla protezione dei lavoratori dal rischio biologico, prende in considerazione 4 livelli di rischio in relazione al possibile rischio di infezione: - Council Directive 90/679/EEC on the protection of workers from risks related to exposure to biological agents at work, Art.2d: «‘biological agents’ shall be classified into four risk groups, according to their level of risk of infection: 1. Group 1 biological agent means one that is unlikely to cause human disease; 2. Group 2 biological agent means one that can cause human disease and might be a hazard to workers; it is unlikely to spread to the community; there is usually effective prophylaxis or treatment available; 3. Group 3 biological agent means one that can cause severe human disease and present a serious hazard to workers; it may present a risk of spreading to the community, but there is usually effective prophylaxis or treatment available; 4. Group 4 biological agent means one that causes severe human disease and is a serious hazard to workers; it present a high risk of spreading to the community; there is usually no effective prophylaxis or treatment available». Quando il rischio è ignoto, esso viene considerato come più grave: - Council Directive 98/81EC (amending Directive 90/219/EEC) on the contained use of genetically modified micro-organisms, Art.5.4: «Where there is doubt between which of two risk classes are appropriate for the proposed contained activity(ies), the higher classification should be assigned until sufficient evidence justify the use of the lower classification». |