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Come sviluppare nuovi modi di pensare (8/11)

Integrare il modo di pensare lineare con quello sistemico

Il modo di pensare lineare è proprio della scienza sperimentale e può essere riassunto attraverso alcune definizioni:

  • per ogni problema c’è una soluzione

  • possiamo capire qualcosa scomponendolo nelle sue parti componenti

  • l’intero è la somma delle parti

  • la maggior parte dei processi sono lineari e caratterizzati da relazioni di causa–effetto

  • eventi e processi possono essere visti come costituiti di parti discrete, quindi trattabili separatamente le une dalle altre

  • è opportuno ed eticamente accettabile tracciare nettamente i confini entro i quali manifestare attenzione e cura

  • l’obiettività è possibile e necessaria per capire i problemi

  • possiamo definire o valutare qualcosa per confronto, distinguendolo da ciò che non è o dal suo opposto

  • le cose si capiscono meglio se si usa un approccio razionale: tutti gli altri approcci sono irrazionali

  • se sappiamo lo stato di qualcosa adesso, possiamo predire le conseguenze future

A questo metodo di indagine può essere opportuno affiancare un approccio sistemico, caratterizzato da dinamiche di ricerca piuttosto differenti:

  • rendere esplicite e mettere in discussione le proprie assunzioni

  • porsi domande diverse

  • cercare connessioni e patterns

  • operare sintesi

  • prendere in esame una molteplicità di prospettive

  • cercare le interdipendenze e i feedback piuttosto che le relazioni lineari di causalità

  • mettere in discussione i confini (spaziali/temporali)

  • sospendere il giudizio

  • non individuare le responsabilità nelle singole componenti ma porsi domande su scopi e relazioni

  • riconoscere e accettare incertezza e ambiguità

  • riconoscere sinergie e proprietà emergenti

  • essere interessati al benessere e alla sostenibilità dell’intero sistema