Spunti per la Didattica
   
   

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Il Respiro di Gaia

 

Il Respiro di Gaia

Misurazioni del livello della CO2 nell'atmosfera hanno dato interessanti risultati, esemplificati dai due grafici riportati sotto.

Fonte: Tyler Volk, "Il corpo di Gaia. Fisiologia del pianeta vivente", UTET Libreria, 2001

Nel primo sono rappresentate le oscillazioni della concentrazione di CO2 registrate a Mauna Loa, Hawaii. Al di là dell'andamento tendenziale crescente - presumibilmente dovuto all'effetto serra -, sono ben visibili importanti variazioni stagionali.

Fonte: Tyler Volk, "Il corpo di Gaia. Fisiologia del pianeta vivente", UTET Libreria, 2001

Nel secondo, la rappresentazione è stata resa tridimensionalmente, illustrando le concentrazioni di anidride carbonica a intervalli temporali di un mese, misurate da quindici stazioni poste dal Polo Sud all'82° parallelo Nord in Canada. Si evidenzia come le variazioni stagionali siano particolarmente accentuate nell'emisfero nord con un aumento della concentrazione di CO2 nei mesi invernali.

Questo andamento ciclico della composizione dell'atmosfera, in riferimento alla CO2, è stato chiamato "il respiro di Gaia", dal momento che ricorda l'attività respiratoria di un organismo vivente, fatta di periodiche emissioni di aria ricca di anidride carbonica.

L'Attività

Stimolare una discussione con gli studenti che provi a spiegare l'andamento oscillante della concentrazione di CO2 in atmosfera; raccogliere ipotesi ed indicazioni e valutarne l'effettiva dimostrabilità.

Al termine, offrire la spiegazione che attualmente riscuote maggior credito presso la comunità scientifica:

la forte variazione nell'emisfero boreale è dovuta ai cicli di fotosintesi legati all'attività delle piante terrestri ed alle foreste di latifoglie; infatti i 2/3 della vegetazione terrestre si trovano nell'emisfero nord e - durante l'inverno - si ha una minore attività fotosintetica. Nell'emisfero australe non si rileva un corrispondente picco di CO2 poiché da un lato si ha una minor presenza di foreste di latifoglie ed inoltre assume una valenza significativa lo scambio di CO2 con l’Oceano. Nelle fredde acque polari la solubilità di CO2 è maggiore, dal momento che la formazione di ghiaccio fa aumentare la salinità  (e quindi la densità) delle acque superficiali, le quali - ricche di CO2 - sprofondano. Per questo motivo durante l'inverno la CO2 viene assorbita, tamponando l'effetto oscillatorio innescato dalla variazione dell'attività fotosintetica delle piante.

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