Is transgene introgression by genetically modified crops an environmental risk?
di: Guarnieri V., Benessia A., Camino E., Barbiero G.
Pubblicato il: 10/06/2008 12:52:17
La coltivazione in campo aperto di organismi vegetali geneticamente modificati (OGM) pone diverse questioni complesse e controverse. In campo ecologico, una delle più dibattute riguarda la possibilità che un transgene appartenente a piante OGM possa diffondersi in popolazioni native attraverso un processo noto come introgressione, ovvero l’incorporazione stabile di un determinato gene nel genoma dell’organismo ospite in modo tale da dare origine ad una popolazione differenziata. Le conseguenze ecologiche dell’introgressione di un transgene da parte di una popolazione di organismi vegetali o di microrganismi non sono ancora ben chiarite, ma potrebbero essere potenzialmente rilevanti. In questa revisione critica si presentano i due principali metodi di introgressione, verticale e orizzontale, se ne analizzano i vincoli biochimici, genetici e ambientali che limitano la possibilità di diffusione del transgene e si riportano i casi accertati di superamento delle diverse barriere naturali. Gli Autori discutono poi della gestione globale delle coltivazioni OGM, rilevando da un lato le carenze e le approssimazioni dell’approccio lineare basato sulla quantificazione del rischio sussunto da criteri biomolecolari, e dall’altro auspicando l’assunzione di una prospettiva realmente ecologica, che tenga conto della complessità delle relazioni (non lineari) tra organismi e ambiente e nella quale gli aspetti fattuali e quelli valoriali siano esplicitamente articolati e vagliati.
GUARNIERI V., BENESSIA A., CAMINO E., BARBIERO G. (2008) The myth of natural barriers. Is transgene introgression by GM crops an environmental risk? Rivista di Biologia – Biology Forum 101: 195-214.