17 Maggio - 6 Giugno: homepage a cura di Daniela Marchetti
L’alimentazione, uno dei bisogni primari per eccellenza, è oggi al centro dell’attenzione di numerose ricerche scientifiche internazionali. L’indagine si allarga dall’identificazione di una sana ed equilibrata alimentazione quotidiana agli impatti socio-ambientali che i sistemi di produzione, trasformazione e distribuzione del cibo stanno oggi generando. Lo scenario che ne emerge è complesso e ci riguarda da vicino per almeno due motivi fondamentali: da un lato in quanto responsabili diretti della nostra alimentazione, possiamo scegliere di consumare pasti meno “pesanti”, dall’altro in quanto esseri viventi sostenuti dai sistemi naturali, rischiamo di vedere sempre più direttamente gli effetti del degrado socio-ambientale sul nostro livello di benessere psicofisico.
Lo scenario che emerge dalla letteratura ci mostra come l’industrializzazione della produzione alimentare (dall’agricoltura all’allevamento, sino alla pesca) abbia generato un sistema produttivo dipendente da flussi sussidiari di energia e materia di una portata tale da condizionare struttura e funzione dei sistemi naturali che ci sostengono (Gardner et al., 2004). Tale modello produttivo contribuisce inoltre a questioni pressanti come il caos climatico (Scherr & Sthapit, 2009), la crisi energetica e la riduzione di biodiversità alimentare, sia in termini di specie selezionate sia in termini di possibilità di scelta da parte del consumatore (Glanz, 1999; Shiva, 1995), mentre non sembra aver dato risposta definitiva al problema dell’accesso al cibo nei paesi più poveri, e quindi di un’equa distribuzione delle risorse alimentari (Kiers et al., 2008).
Da queste poche righe si può iniziare ad intuire la complessità del tema, l’enorme varietà di concetti disciplinari che si intrecciano, la molteplicità degli attori sociali implicati e delle scale spaziali e temporali coinvolte. Risulta quindi molto difficile per ciascuno di noi costruirsi un quadro di riferimento sufficientemente articolato e coerente, che ci permetta di operare scelte consapevoli e indirizzate a una maggiore sostenibilità dell’alimentazione. Mentre il processo di globalizzazione ci porta ad essere protagonisti, spesso inconsapevoli, degli effetti socio-ambientali sopra accennati: spesso mangiamo cibi che provengono da lontano, di cui ignoriamo i meccanismi di produzione e talmente trasformati da non riconoscerne più le relazioni con gli ecosistemi.
- Gardner G., Assadourian E., & Sarin R. (2004). The state of consumption today. State of the world 2004. The consumer society. London: W.W. Norton & Co.
- Glanz K. (1999). Progress in dietary behaviour change. American Journal of Health promotion 14(2): 112-117.
- Kiers E.T., Leakey R.R.B., Izac A., Heinemann J.A., Rosenthal E., Nathan D. & Jiggins J. (2008). Agriculture at a Crossroads. Science, 320(5874): 320–321.
- Scherr S.J & Sthapit S. (2009). Farming and Land Use to Cool the Planet. In Confronting Climate Change. State of the World 2009, London: Earthscan.
- Shiva V. (2005). Monoculture della mente. Biodiversità, biotecnologie e agricoltura scientifica. Torino: Bollati Boringhieri.
È di fronte alla complessità illustrata sopra e alla crescente consapevolezza da parte di istituzioni come quelle europee sull’importanza non soltanto di informare la società civile, ma piuttosto di stimolarne la partecipazione critica e creativa nella definizione stessa delle questioni da affrontare, delle conoscenze da utilizzare e delle soluzioni da proporre, che alcuni membri di IRIS (Angelotti M., Benessia A., Guarnieri V. e Marchetti D.), hanno deciso di sviluppare una ricerca volta a mettere in evidenza gli immaginari relativi alla produzione alimentare di un campione di cittadini e insegnanti. In particolare verranno indagati gli immaginari relativi alla percezione del ruolo della tecnoscienza nel definire e gestire le questioni legate alla produzione alimentare, e gli immaginari relativi alla percezione dei flussi sussidiari di energia e materia coinvolti in tale sistema produttivo. L’obiettivo immediato consiste nella realizzazione di uno strumento di indagine che attraverso il coinvolgimento diretto del campione ci permetta di raccogliere i dati della ricerca. La finalità più ampia vede invece l’identificazione di tali immaginari dominanti come il primo passo verso l’ideazione e la sperimentazione futura di innovative metodologie – sia per la promozione della partecipazione pubblica sia per la formazione di insegnanti – in grado di stimolare azioni critiche e consapevoli sulla base di nuove conoscenze e consapevolezze circa l’alimentazione umana.
La ricerca si colloca in un progetto più articolato dal titolo “La sostenibilità dei processi di produzione e consumo. Quali modelli e narrative verso la transizione?”, che ha recentemente ottenuto un contributo dalla Compagnia di San Paolo. Il progetto si compone di tre filoni di ricerca interdisciplinari: a) Contabilità e territorio, b) Eco-efficienza, rebound effect e comportamenti di consumo, c) Alimentazione, tecnoscienza ed educazione alla sostenibilità (per approfondimenti si veda nell’area Attività di Iris – Ricerca), che hanno lo scopo non solo di sviluppare gli studi specifici ma di intrecciare sinergicamente i tre processi di ricerca che sono attualmente in fase di avviamento. Il progetto prevede inoltre l’utilizzo di questo sito per documentare l’avanzamento dei lavoro.
Se niente importa perché mangiamo gli animali? di Jonathan Safran Foer non è certo il primo libro che denuncia le contraddizioni e gli orrori dell’allevamento industriale, ma il motivo che mi spinge a segnalarlo è lo stile utilizzato. Come presentato nella seconda di copertina è “un libro che è insieme racconto, inchiesta e testimonianza”, non solo quindi una coinvolgete e provocante argomentazione lunga circa 300 pagine, ma un brillante esempio di ricerca capace di utilizzare non solo statistiche di referenziati istituti internazionali ma soprattutto le storie personali dell’autore e dei protagonisti diversamente coinvolti nel tema. Una lettura per tutti: mangiatori o non mangiatori di carne!
È ormai avviata da un anno la collaborazione fra alcuni membri IRIS e l’Associazione CinemAmbiente, che oltre ad essere nota per l’annuale appuntamento torinese Environmental Film Festival (1-6 giugno 2010), si è fatta promotrice dell’iniziativa Cinemambiente TV – Film per l’educazione ambientale. Il progetto è consistito nella realizzazione di un sito web (in via di completamento ma ormai attivo) a cui tutte le scuole posso accedere per visualizzare una selezione di documentari fra quelli presentati durante le 12 edizioni del festival. Il sito può essere parzialmente esplorato da un pubblico esteso, ma solamente l’insegnante munito di un abbonamento con relativa password può godere della visione completa dei documentari oltre ad una serie di possibilità interattive. La consistente mole di film è organizzata secondo i diversi gradi di scuola e per grandi tematiche d’interesse come acqua, alimentazione, energia e fonti energetiche, biodiversità, ecc.
Daniela Marchetti, Marta Angelotti, Alice Benessia e Vincenzo Guarnieri, in qualità di membri IRIS, hanno collaborato al progetto attraverso la realizzazione di schede di approfondimento e schede film rivolte in particolar modo agli insegnanti. I dossier di approfondimento accompagnano ciascuna area tematica offrendo, attraverso il testo e una mappa concettuale, una visione d’insieme rispetto alle molteplici sfaccettature del tema trattato. Il loro obiettivo consiste nel facilitare la collocazione dei film in uno scenario più ampio che ne permetta le connessioni con i temi solitamente trattati a scuola.
I membri IRIS sono ancora attualmente coinvolti nel progetto per la realizzazione di ulteriori schede film e di approfondimento.
Per accedere al sito di CinemAmbiente:
http://www.cinemambiente.it/splash.php
Shiva V. (2009). Ritorno alla terra. Roma: Fazi Editore.
Pollan M. (2008). Il dilemma dell’onnivoro. Milano: Adelphi.
Rifkin J. (2001). Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne. Milano: Mondatori.
Coetzee J.M. (2001). La vita degli animali. Milano: Adelphi.
www.nutritionecology.org - Sito ufficiale del Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC), comitato scientifico interdisciplinare preposto allo studio degli impatti delle scelte alimentari lungo tutta la catena di produzione e consumo del cibo, relativamente alla salute, all'ambiente, alla società e all'economia.
http://www.agassessment.org - The International Assessment of Agricultural Knowledge, Science and Technology for Development (IAASTD) consiste in una serie di documenti di valutazione critica, frutto di una collaborazione internazionale, volta a valutare qualità ed efficacia dell’applicazione delle moderne conoscenze e teconologie agricole e della loro applicazione pubblica o privata.
www.fcrn.org.uk - Sito ufficiale del Food Climate Research Network, centro di ricerca britannico i cui obiettivi sono capire come il sistema alimentare contribuisce alle emissioni di gas a effetto serra e promuovere la possibilità di una loro riduzione.
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Le immagini sono di (in sequenza sulla pagina):
- Daniela Marchetti
- Daniela Marchetti
- Vignetta di Massimo Battaglia
- Jonathan Safran Foer, Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?, Guanda, 2010
- Daniela Marchetti
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