Da Marzo 2010, ogni 15 giorni i membri di IRIS si alterneranno nell’offrire – nella home page – alcune notizie, segnalazioni, riflessioni. La varietà di competenze, interessi e prospettive renderà questa pagina assai varia e sarà un’occasione sia per approfondire la reciproca conoscenza all’interno di IRIS, sia per proporre occasioni di dialogo con persone e gruppi che a vario titolo sono interessate ai temi della sostenibilità e visitano il nostro sito.
1-14 marzo 2010: homepage a cura di Elena Camino
Alcuni spunti per la ricerca di dati e documentazione affidabile portano alla scoperta dei siti web di due importanti istituzioni internazionali.
Due membri di IRIS (io stessa e Laura Colucci) hanno partecipato in passato a corsi svolti presso questo College. Lo Schumacher College è una straordinaria istituzione educativa internazionale, che offre a singole persone e a gruppi provenienti da ogni parte del mondo l’opportunità di sviluppare conoscenza e consapevolezza su tematiche relative alla sostenibilità sociale e ambientale.
Il College propone un vasto programma di corsi brevi (short courses), da 4 giorni a 3 settimane, su argomenti che spaziano dall’economia, all’ecologia, all’arte, il design…
Da alcuni anni lo Schumacher College organizza anche un Master in Scienza Olistica (MSc in Holistic Science). Coloro che conseguono questo titolo sono in grado di sfidare il pensiero dominante riduzionista su molti campi, incluso il sapere scientifico, grazie a una integrazione olistica e trasformativa degli approcci e metodologie quantitative e qualitative.
Tra i prossimi corsi vi segnalo:
Ecoliteracy: First principles for radical change (dal 22 Marzo al 1° Aprile 2010, con opzioni per una o due settimane di partecipazione)
Gaia and the Evolution of Consciousness (una o due settimane, dal 21 giugno al 2 luglio 2010)
Sito del College: http://www.schumachercollege.org.uk/
Questo Centro è impegnato nell’ integrare la consapevolezza contemplative nella vita contemporanea, allo scopo di sviluppare una società più giusta, compassionevole, riflessiva e sostenibile.
Tra i programmi dei prossimi mesi segnalo:
Mindfulness: A Foundation for Teaching and Learning (19-21 marzo 2010) MIT & Lesley University (Cambridge, MA)
Contemplative Environmental Studies: Pedagogy for Self and Planet (1-6 agosto 2010) Lama Foundation San Cristobal, New Mexico
Sito del Centro: http://www.contemplativemind.org/about/
Nell’introduzione si legge: “... If we wish to study science in non-Western cultures, we need to take several intellectual steps. First, we must accept that every culture has a science, that is a way of defining, controlling, and predicting events in the natural world. Then we must accept that every science is legitimate in terms of the culture from which it grew. I 28 studiosi coinvolti in questa pubblicazione esplorano una varietà di credenze e pratiche espresse da culture di tutto il mondo. “Why should modern Westeners be interested in the environmental practices and beliefs of other cultures? Do they offer something that might reverse some of the environmental degradation of the past 100 years, or can we find something in their beliefs that might make the planet more sustainable now?” Questo libro offre alcune interessanti risposte.
La ricerca automatica di giornali accademici che contengono la parola ‘sustainable’ o ‘sustainability’ mi ha fornito 30 titoli. Ma sono ben più numerose le riviste che pubblicano ormai regolarmente articoli di ricerca che riguardano le tematiche della sostenibilità. Tra i molti ne segnalo quattro.
Attivo dal 1915, PNAS è la pubblicazione scientifica periodica più citata nel mondo. Pubblica articoli di ricerca, prospettive, rassegne.
Nel 2007 PNAS ha aperto una nuova sezione del giornale, dedicate alla ‘sustainability science’, un campo emergente di ricerca che tratta le interazioni tra sistemi naturali e sociali, e i modi con cui tali interazioni influenzano la sfida della sostenibilità.
Un articolo:
Clark W.C. - Sustainability Science: A room of its own
Gli Editors riassumono così la loro visione:
“We view humanity and nature as co-evolving systems that interact within the bounds of the biosphere at various temporal and spatial scales and across scales. We hope to create a rigorous scientific forum where we can discuss issues related to the linked and dynamic systems of humans and nature and generate an improved understanding of essential interactions that will enhance our capacity to actively adapt to change without eroding resilience or creating vulnerability.
Un articolo:
Rockstrm, J., et al. -
Planetary boundaries: exploring the safe operating space for humanity. Ecology and Society 14(2): 32.
Obiettivo del giornale è quello di favorire lo sviluppo della comprensione dell’educazione ambientale e alla sostenibilità grazie alla pubblicazione di articoli che illustrano ricerche e attività sperimentali in ambito educativo.
Un articolo:
Nora Räthzel; David Uzzell -
Transformative environmental education: a collective rehearsal for reality Environmental Education Research, Volume 15 Issue 3 2009 Pages 263 – 277.
“The International Journal of Sustainable Development and World Ecology [...] has proved to be an exciting forum for understanding and advancing our knowledge of sustainable development. It is an interdisciplinary journal and has covered biological, environmental, sociological, political, geographic, economic and legal aspects of this complex area, with in-depth analysis of specific problems and overviews of the meaning of sustainable development. It aims to examine topical and important issues and so provide stimulating and, at times, controversial reading.”
Un articolo:
Leonardo Alberto Rios Osorio; Manuel Ortiz Lobato; Xavier Álvarez Del Castillo -
An epistemology for sustainability science: a proposal for the study of the health/disease phenomenon. International Journal of Sustainable Development & World Ecology, Volume 16 Issue 1 2009 Pages 48 – 60.
Vi consiglio di consultare con regolarità il sito del
Centro Studi D. Sereno Regis con il quale alcuni dei membri di IRIS collaborano in modo continuativo: presso il Centro è disponibile una biblioteca che con il suo patrimonio di oltre ventimila volumi è una delle più specializzate esistenti in Italia sui temi della nonviolenza.
Il Centro Studi non è solo un luogo di studio e ricerca, ma promuove e sostiene l’attività di
gruppi che si sono specializzati in vari settori. Quasi tutte le sere si svolgono incontri, riunioni, presentazioni di documenti, dibattiti, che hanno come temi principali la nonviolenza e la sostenibilità.
Sito del Centro: http://serenoregis.org/"
Perché la scienza venga a patti con l’ignoranza, e con il problema globale della sostenibilità, occorre una nuova rivoluzione filosofica...
“Let me offer a suggestion for our consideration. What about ‘non-violent science’? Although the term is negative in its form, it describes one of the most positive developments in human civilisation in the past century. […] Let us make a list of the attributes of a science based on satyagraha (a struggle for truth to oneself, implying the same virtues of humility and forgiveness , focused on ourselves. These include awareness: of one’s own ignorance and propensity to error; of the readiness to learn from anyone, be they a student or a citizen; of responsibility for the unanticipated consequences of one’s discovery or invention; of the possibility of doing evil in the name of good; and of the contradictions that afflict anyone who faces the corrupting pressures of power or responsibility.”
Ravetz J. Towards a non-violent discourse in science in: B. Klein Goldewijk and G. Frerks (eds) New Challenges to Human Security: Empowering Alternative Discourses. Wageningen Academic Publishers, 2006.
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